CHI SONO

mi occupo di cultura, letteratura e storia tedesca dal 1970, prima come studente, poi come assegnista di ricerca, ricercatore e docente.

(vedi sotto: Lista pubblicazioni, Convegni, congressi e conferenze, Elenco dei corsi)

Alcuni lavori sono consultabili su: https://unige-it.academia.edu/RobertoDePol 

 

Lavori in corso:

Morgant der riese: la prima traduzione tedesca del Morgante di Pulci

Facezie tedesche (introduzione, traduzione e note a Heinrich Steinhöwel e ad Augustin Tünger) nell'ambito del progetto Facezie in Europa diretto da S. Pittaluga (Giunti-Bompiani)

 

Le prime traduzioni italiane del Cherubinischer Wandersmann di Angelus Silesius

Ein helde sam ein waldmies”: Probleme literarischer Übersetzung am Beispiel von Heinrich Wittenwilers Ring

 

 

 


 

 

 

 Hans Fallada (Rudolf Ditzen, 1893-1947)  e il suo "Ognuno muore solo"

Fallada diventa celebre con Kleiner Mann, was nun? (1932), ma durante il Nazismo è un “autore indesiderato” e vive ritirato nel Mecklenburgo. Nel 1945 si trasferisce a Berlino dove nel 1946 scrive Jeder stirbt für sich allein (Berlin, Aufbau Verlag 1947) prendendo ispirazione dagli atti della Gestapo che un amico (J. R. Becher) gli va vedere e in cui si narra di una coppia di coniugi (Otto ed Elisa Hampel) che dal 1940 al 1942 diffusero volantini contro il regime e vennero giustiziati nel 1943 (diversamente da quanto faranno i Quangel del romanzo non furono coraggiosi davanti alla morte, ma si accusarono l'un l'altra per evitare la condanna).

Si tratta dunque di una storia vera, ma Fallada nella prefazione dichiara di aver voluto evitare di “apprendere qualche notizia autentica sulla vita privata di queste persone” che dunque sono due “figure di fantasia”.

Proprio il giorno della capitolazione della Francia (22 giugno 1940, armistizio di Compiègne) i coniugi Anna e Otto Quangel ricevono la comunicazione che il loro figlio Otto “è morto da eroe, dando la vita per il Führer e la Grande Germania, esempio per i camerati” ecc. recriminazioni di Anna: “il tuo Führer” ecc.

 

Definito da Primo Levi "Il libro più importante che sia mai stato scritto sulla resistenza tedesca al nazismo" , ha una prima traduzione inglese nel 2009 che suscita il successo internazionale e cinque versioni cinematografiche.

Prima traduzione italiana:  Ognuno muore solo, Torino, Einaudi 1950.

Oggi è leggibile nella traduzione del 2010: Ognuno muore solo, Palermo, Sellerio,  2010 (traduz. di Clara Coïsson).

 

Perché questo titolo? E perché per esempio è secondo me meno azzeccato quello poi scelto per la pur bella versione cinematografica: Lettere da Berlino?

Il romanzo di Fallada non vuole tanto mostrare, per quanto sia importante, un episodio di resistenza “dal basso” al regime nazista, quanto la capacità dei regimi totalitari (nel romanzo ci si riferisce la nazismo, ma in quegli anni, 1947, si aveva ben chiaro che anche la Russia e i territori da essa “liberati” stavano sotto un regime illiberale) di togliere all’individuo anche la libertà di come morire.

Ognuno muore da solo: questi due coniugi che la vita ha reso inseparabili e che la morte del figlio ha unito ancora di più, finiscono per morire uno lontano dall’altro, all’insaputa dell’altro e questo, non la morte in sé che forse avranno accettato, è stata la punizione più terribile che il regime ha inflitto loro. 

La morte, morire – e non la resistenza – è il vero filo conduttore unitario del romanzo: innanzitutto la morte del figlio, che scatena la trama successiva.

Guardando, retrospettivamente e quindi storicamente, ma anche da persone coinvolte, vittime, oppositori, nemici e complici o sodali del Terzo Reich, ci si concentra facilmente sui numeri: il conflitto causato dalla Germania nazista e dai suoi alleati (tra i quali non dimentichiamo spicca per avventurismo e impreparazione l’Italia di Mussolini) costa al mondo circa 56 milioni di morti, l’equivalente dell’intera popolazione italiana, ai quali bisognerebbe probabilmente aggiungere 3 milioni di dispersi. Restringendo l’ottica, la Germania subì 3.800.000 mila morti nella popolazione civile e 4 milioni di morti sui 13 milioni di soldati impiegati nel conflitto. Numeri che fanno riflettere, soprattutto per il rapporto quasi di uno a uno tra morti al fronte e morti civili. Se nella Prima Guerra mondiale si moriva essenzialmente al fronte o nelle immediate retrovie, morivano gli uomini in divisa e non quelli in borghese, la guerra “moderna”, di cui vediamo un esempio nell’attuale conflitto tra Russia e Ucraina miete le sue vittime in egual misura tra civili e soldati: un bel progresso!

Torniamo al romanzo: Fallada mostra ai tedeschi e ai lettori di altri paesi che non l’avessero sperimentato in prima persona cosa succede alla famiglia di uno di questi milioni di soldati caduti. “dalla parte sbagliata” e magari costretti a combattere e a morire nonostante le proprie convinzioni. Chi è stato nemico, vittima, oppositore del Terzo Reich è costretto a capovolgere la prospettiva: il soldato tedesco non è più un temibile bersaglio da abbattere, ma un bersaglio ormai abbattuto e allora si può guardare, cercare di capire cosa provano i suoi genitori, ci si accorge, se non ne avesse già preso coscienza, che anche questo bersaglio abbattuto, anche la sua famiglia sono vittime del regime.

Una morte inutile? Una morte necessaria alla Storia perché al prezzo di questi milioni di morti il regime perderà la guerra. Ma non può essere questo il modo in cui la vedono i due genitori, ai quali resta solo la scelta se accettare, magari inorgogliti dal sacrificio portato alla patria, oppure ripiegati su se stessi e sul proprio dolore – oppure ribellarsi. Ed è questa la strada che scelgono e che li porterà a loro volta alla morte, a una morte ancor più crudele, perché "ognuno muore per conto suo".

lavagna lezioni lingua tedesca Università della Terza Età (UNITRE)

 

 

 

 

 Caratteri speciali: digitare su tastierino numerico

ä = ALT + 132

Ä = ALT + 142

ß = ALT + 225

ü = ALT + 129

Ü = ALT + 154

 

ö = ALT + 148

Ö = ALT + 153

 

 

  

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 corsi UNITRE 2023-24: Lingua tedesca

 

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--------------------------------------------Unterricht vom 25. März-----------------------------------------------------

 

2. Jahr

 

Genitivo

 

M des  eines  keines  meines  dieses jenes  jedes

N  des eines  keines   meines dieses  jenes  jedes

F  der  einer   keiner   meiner  dieser  jener  jeder

 

PLUR M, F, N   der,  keiner, meiner, dieser, jener

 

1. La grande maggioranza dei sostantivi maschili e neutri prendono al genitivo singolare il suffisso -(e)s

 

Das ist das Auto meines Freundes / meiner Freundin = è l’auto del mio amico / della mia amica

Das ist der Traum jedes Mannes / jeder Frau = è il sogno di ogni uomo / di ogni donna

Das ist der Garten meines Hauses = è il giardino della mia casa

Die Rechnung meines Zahnarztes ist sehr teuer = il conto del mio dentista è molto caro

 

2. prendono invece -(e)n al genitivo singolare e in tutti gli altri casi (tranne nominativo singolare) i sostantivi della cosiddetta declinazione debole:

1) i MASCHILI in -e indicanti nazionalità: 

der / ein Franzose, der Grieche, der Pole, der Türke, der Schwede, der Chinese, der Russe, der Brite:

der Franzose

des Franzosen, 

dem Franzosen

den Franzosen

PLURALE 

die Franzosen, 

der Franzosen

den Franzosen

die Franzosen

2) i segg. sostantivi maschili  che terminano in -e:

Affe = scimmia, Bote = messaggero, Bube = fante (gioco carte), briccone, Bürge = mallevadore, Bursche = giovanotto, Drache = drago, Erbe = erede, Falke = falco, Gatte = consorte, Geselle = apprendista, Hase = coniglio, Heide = pagano, Jude = giudeo, Junge = giovane, Insasse = passeggero, ospite (di ricovero), Knabe = ragazzo, Kunde = cliente, Laie = laico, profano, Löwe = leone, Matrose = marinaio, Neffe = nipote (di zio), Pfaffe = prete, Rabe = corvo, Riese = gigante, Schurke = canaglia, farabutto, Sklave = schiavo, Zeuge = testimone: 

der Zeuge, 

des Zeugen, 

dem Zeugen, 

den Zeugen, 

PLURALE 

die Zeugen, 

der Zeugen ecc

3) i segg. sostantivi maschili  che originariamente terminavano in -e:

Bär = orso, Barbar = barbaro, Christ = cristiano, Fürst = principe, Graf = conte, Held = eroe, Herr = signore, Hirt = pastore, Husar = ussaro, Mensch = essere umano, Mohr = moro, Ochs = bue, Pfau = pavone, Prinz = principe, Schelm = briccone, Spatz = passerotto, Vorfahr = antenato: 

der Mensch, des Menschen, dem Menschen, die Menschen

PLURALE die Menschen, G: der Menschen D: den Menschen, A: die Menschen

4) sostantivi maschili di origine straniera con i suffissi -ant, -ent, -ist

der Asylant (= il richiedente asilo), G: des Asylanten, D: dem Asylanten, A: den Asylanten, PLUR: die Asylanten, der Asylanten, den Asylanten, die Asylanten

der Assistent, des Assistenten, dem Assistenten, den Assistenten

der Polizist, des Polizisten, dem Polizisten, den Polizisten

 

2.1. ma non rientrano in questa declinazione i sostantivi di origine straniera che non hanno l’accento sull’ultima sillaba 

der Doktor – des Doktors, - dem Doktor, PLURALE die Doktoren, der Doktoren ecc 

der Professor – des Professors – dem Professor PLURALE die Professoren, der Professoren ecc

 

2.3. si declinano in modo misto

il cuore = das Herz, G: des Herzens, D: dem Herz(en), A: das Herz, PLURALE die Herzen, der Herzen, den Herzen, die Herzen

la volontà = der Wille / der Willen, G: des Willens, D: dem Wille/ dem Willen, A: den Wille / den Willen, PLURALE die Willen

 

Übung

i diritti del cuore contro quelli della legge

gli uomini di buona volontà

la Grandeur (der Größenwahn, Größenwahnsinn) dei francesi

è venuta con il suo consorte

la lotta di un drago contro un gigante

telefono a mio nipote

la dichiarazione (die Aussage) di quel testimone

il professore non si fida (trauen+D) molto dei suoi giovani assistenti e questi non amano troppo il loro professore

le pecore di questo pastore

la battaglia dei cristiani contro i pagani

si è sposata con un cinese

la promessa di un marinaio (tradurre letteralmente, altrimenti: leeres Versprechen)

 

Diktat: Beschreibung (2. Teil)

 

 

Was trug er? Was hatte er an?  

etwas anhaben

Er trug eine grüne / graue / blaue / braune Jacke.

Er trug eine Lederjacke (giacca di pelle) / eine Windjacke (giacca a vento)  

[das Leder = cuoio; der Wind = il vento]

Er trug nur eine gelbe / grüne / blaue / graue Strickjacke (soltanto un maglione…)

Er trug eine wetterfeste Jacke (giacca impermeabile)

das Wetter = il tempo atmosferico

Er trug einen blauen / grünen / brauen Mantel.

Mit einem Schal / einem Wollschal (sciarpa di lana) / Seidenschal (sciarpa di seta, foulard)

Er trug einen weißen / gelben / hellen Regenmantel.

er trag einen dunkeln  Regenmantel (dunkelen) dunklen

Hatte er etwas in der Hand? Nein, er hatte nichts in der Hand.

Ja, er hatte einen braunen/ schwarzen Handkoffer, Aktenkoffer (valigetta) in der Hand. 

Er trug einen Regenschirm.

Ja, er hatte / er trug ein Köfferchen / einen kleinen Koffer.

der Koffer

-chen

-lein

Ja, er hatte eine schwarze, lederne (di pelle) Herrentasche / eine Herrenhandtasche (borsello).

Damentasche vs Herrentasche

Nein, er hatte die Hände in den Taschen. / Er hatte beide Hände in die Taschen gesteckt (aveva infilato…

stecken er steckte, er hatte gesteckt

(er stak)

a) transitivo ertwas in + A stecken

b) intransitivo (haben)

beide Hände steckten in den Taschen

wo hast du dann gesteckt?

wo stecken meine Brillen?

wo steckt doch das verdammte Buch?

 

stecken bleiben

ich bin im Verkehr stecken geblieben

 

4. Jahr

 

Wortschatzerweiterung

 

kaputt ← (17. Jh) franc faire capot, être capot (1642: sbancare, vincere totalmente a carte, essere sbancato, vinto totalmente a carte senza segnare neanche un punto) cfr. italiano “fare cappotto” (accolto 1797)

capoter = rovesciare, rovesciarsi (cfr italiano capottare)

(altra ipotesi. dalla lingua venatoria)

 

kaputt = rotto (entzwei, zerschlagen, defekt)

eine kaputte Schuhe

ein kaputter Arm

die Vase ist kaputt (gegangen) = il vaso è rotto (si è rotto)

 

(ganz) kaputt = sfinito (erschöpft)

ich bin ganz kaputt = sono stanchissimo, sfinito

 

mosca bianca (indica rarità, ma in senso positivo): spagn perro verde (cane verde), franc mouton à cinq pattes (pecora a cinque zampe), ingl black swan (cigno nero), ted. weißer Rabe (corvo bianco)

 

pecora nera (indica rarità in senso negativo) ted. das schwarze Schaf, ingl. black sheep; franc. mouton noir; spagn oveja negra

ricollegato all’archetipo: “bianco” = bene vs “nero” = male

 

capro espiatorio: ted. der Prügelknabe (der Prügel = botte, percossa + der Knabe = il ragazzo)

als Prügelknabe dienen = servire, fungere da capro espiatorio

den Prügelknabe für jdn abgeben = fare / servire da capro espiatorio per / al posto di qd

ingl. scapegoat

franc bouc émissaire = agnello sacrificale

bouc = becco, capro, caprone; émissaire = incaricato, emissario

 

il brutto anatroccolo = das hässliche Entlein (diminutivo die die Ente = anatra)

fiaba di Hans Christian Andersen (1843 e 1844)

 

il principe azzurro = der Märchenprinz (das Märchen = la fiaba)

svegliare con un bacio = jdn wachküssen

 

la cattiva matrigna = die böse Stiefmutter (ingl. stepmother)

la natura matrigna = die stiefmütterliche Natur

il patrigno = der Stiefvater (ingl. stepfather)

il figliastro = der Stiefsohn, das Stiefkind (ingl. stepson)

il fratellastro = der Stiefbruder (anche Halbbruder) (ingl. step brother)

la sorellastra = die Stiefschwester (anche Halbschwester) (ingl. stepsister)

G + stief (ingl. step) = deprivato, derubato, reso orfano

 

Lesetext

Das Militärhistorische Museum in Dresden widmet sich der legendenumwobenen Elitetruppe der Wehrmacht, den Fallschirmjägern. Was am Mythos rund um Eben-Emael, Kreta und Monte Cassino stimmt – und was nicht.

(von Sven Felix Kellerhof, “Die Welt” vom 7.06.2021)

 

Um im Krieg hinter den gegnerischen Linien ganz auf sich gestellt seinen Auftrag zu erledigen, braucht man schon großen Mut und besondere Fähigkeiten. In dieser schlichten und zweifellos richtigen Feststellung wurzelt bei wahrscheinlich allen Luftlandeverbänden seit der Erfindung dieser Truppenform in den 1930er-Jahren die Überzeugung, eine Elite zu sein.

 

So war das auch bei den deutschen Fallschirmjägern, für die sich erst im März/April 1944 durch den Goebbels-Propaganda-Apparat der Beiname „Grüne Teufel“ etablierte. Ihrem Mythos spürt jetzt eine Ausstellung im Militärhistorischen Museum der Bundeswehr in Dresden nach. Erstaunliches Ergebnis: Außer einigen Kommandounternehmen gab es nur einen echten Luftlandeeinsatz. Die deutschen Fallschirmjäger waren bis 1945 vorwiegend als – teilweise motorisierte – Infanterie im Einsatz.

 

1939 gab es genau eine Fallschirmjäger-Division, die 7. Fliegerdivision; sie sollte besonders schwierige Aufgaben übernehmen und galt als begehrt. Sie war der Luftwaffe Hermann Görings unterstellt, weil Hitler den jungen, im nationalsozialistischen Sinne oft hochmotivierten Freiwilligen nicht zumuten wollte, unter den noch im Kaiserreich geprägten Karriereoffizieren des Heeres zu dienen.

[...]

Im Polen-Feldzug kämpften ihre Angehörigen jedoch wie normale Infanteristen am Boden. Den ersten Luftlandeeinsatz gab es am 9. April 1940 beim Überfall auf Norwegen und Dänemark, mit durchwachsenem Erfolg. Die erste ganz große Bewährung gelang einer Sonderformation der Division, der „Sturmgruppe Granit“, die am 10. Mai 1940 das belgische Sperrfort Eben-Emael ausschaltete. Auch andere Überraschungsangriffe in den Niederlanden gelangen den Fallschirmjägern, deren Leistungen nun in der Propaganda groß herausgestellt wurden.

 

Im Zuge des Feldzuges gegen Griechenland besetzten sie am 25. April 1941 den Kanal von Korinth. Der nächste und erste überhaupt massenhafte Luftlandeeinsatz der 7. Fliegerdivision, das „Unternehmen Merkur“ am 20. Mai 1941, wurde dann allerdings zur Katastrophe: Beim Sturm auf Kreta waren von den 10.000 morgens abgesetzten deutschen Fallschirmjägern am Abend nur noch 6000 kampffähig. 40 Prozent Verluste – eine verheerende Bilanz.

 

 

NB. Ansichtssache, questione di punti di vista: Basil H. Liddel Hart, il massimo storico militare britannico, definisce questa impresa “una delle più sbalorditive e audaci imprese dell’intera guerra” (Storia militare della Seconda Guerra Mondiale, Milano 1970, p. 187)

 

 

 

 

AVVISO

Lunedì 18 marzo non ci sarà lezione

 

-------------------------------------------------Unterricht vom 11. März ------------------------------------

2. Jahr

Beschreiben Sie jenen Mann.

War er groß? Nein, er war klein.

War er dick? Nein, er war mager, dünn.

Hatte er schwarzes Haar? Nein, er hatte blondes Haar.

Nein, er hatte blondes.

Wie war sein Haar: lang oder kurz geschnitten? 

(kurz schneiden)

Ziemlich lang, mit großen Koteletten (basette).

Sehr lang

Er hatte überhaupt kein Haar. Er war kahl (calvo).

Karl der Kahle, Karl der Große, Karl der Dicke

Sein Kopf (testa) / Sein Schädel (cranio) war glatt rasiert (rasato liscio = rasato bene)

Hatte er einen Bart oder Schnurrbart (baffi)? Nein, er hatte keinen.

Ja, er hatte einen Bart, aber keinen Schnurrbart. 

Wie war sein Bart?

Er hatte / er trug einen schütteren (rada) Bart / einen dichten (folta) Bart / einen ungepflegten (incolta) Bart/ struppigen  (ispida) Bart. 

sein Bart war struppig

pflegen = curare → gepflegt = curato

[einen stachligen Bart = barba pungente] stachlig (stechen = pungere, der Stachel = aculeo, spina)

Hatte er Tätowierungen? Nein, er hatte keine / 

Nein, er hatte keine Tätowierungen. 

Ja, er hatte Tätowierungen.

Ja, er hatte einige Tätowierungen.

Ja, er hatte manche Tätowierungen.

Ja, er hatte viele Tätowierungen.

Ja, er hatte wenige Tätowierungen.

Hatte er einen Hut? Nein, er hatte keinen. / 

Er hatte keinen Hut.

Ja, er hatte / er trug einen Hut mit breiter Krempe (cappello a tesa larga) / eine Mütze (berretto) / eine Kapuze.

Hatte er eine Brille? Ja, er hatte eine Brille. / Ja, er hatte eine Sonnenbrille. / Nein, er hatte keine (Brille).

 

Übung: übersetzen Sie

 Übung: übersetzen Sie

1. Questa camicia costa troppo e io ho troppo poco denaro per comprarla.

Dieses Hemd kostet zu viel und ich habe zu wenig Geld, es zu kaufen

Dieses Hemd ist zu teuer…, um es zu kaufen

2. Il tuo amico non parla molto: è troppo taciturno (schweigsam)

Dein Freund spricht wenig / nicht viel: er ist zu schweigsam

3. Parlavano solo tedesco e non ho capito molto. (e non capii molto)

Sie sprachen nur Deutsch und ich habe nicht viel verstanden (und ich verstand nicht viel)

4. Io non mi sento molto bene.

Ich fühle mich nicht sehr gut

Mir geht es nicht sehr gut

ich fühle mich nicht so lala

5. È venuto solo alle sei (da me) e ha portato solo da bere.

Er kam erst um sechs zu mir und brachte nur Getränke mit

Er ist erst um 6 bei mir angekommen und hat nur etwas zu trinken mitgebracht

(er ist nach Hause / zu seinem Freund / in die Stadt gekommen

ankommen: er ist zu Hause bei seinem in der Stadt angekommen)

zu + D

bei + D

6. Ho troppo da fare e non ho tempo da perdere con le tue domande.

Ich habe zu viel zu tun und habe keine Zeit mit deinen Fragen zu verschwenden

ich muss zu viel tun

7. Mangia troppo e cammina troppo poco.

Er isst zu viel und läuft (geht zu wenig zu Fuß) (spaziert) zu wenig

und wandert zu wenig

spaziert

wandern die Wanderung

und geht zu wenig spazieren

8. Gliene ho parlato e mi sembra (essere) abbastanza interessato.

Ich habe ihm davon erzählt und ich denke, er ist ziemlich interessiert

Ich habe mit ihm darüber gesprochen und er scheint mir ziemlich interessiert (zu sein)

und er sieht ziemlich interessiert aus

aussehen = avere l’aspetto / mostrarsi

AGGETTIVI E PRONOMI INDEFINITI

alle = tutti

N alle = tutti

G aller = di tutti

D allen = a tutti

A alle = tutti (compl oggetto)

 

alle Fahrgäste müssen aussteigen = tutti i passeggeri devono scendere

das Recht aller Menschen auf Freiheit = il diritto di tutti gli uomini alla libertà

zu Weihnachten schenke ich ein Buch allen meinen Freunden = a Natale regalo un libro a tutti i miei amici

 

allo stesso modo si declinano 

einige = alcuni

viele = molti

wenige = pochi

mehrere = parecchi 

andere = altri

manche = parecchi

NB.  con questi aggettivi indefiniti, se sono seguiti da un aggettivo, questo si declina nella “declinazione forte”

einige gute Menschen, G: einiger guter Menschen ecc 

viele gute Menschen, G: vieler guter Menschen ecc

 

alle = tutti

keine =  “nessuni”

NB con questi aggettivi indefiniti, se sono seguiti da un aggettivo, questo si declina nella “declinazione debole”

alle guten Menschen, G: aller guten Menschen ecc

keine guten Menschen, G: keiner guten Menschen ecc

 

N kein, keine, kein = nessuno 

G keines keiner, keines

D keinem, keiner, keinem

A keinen, keine, kein

N, A PLUR keine

G PLURALE keiner

D PLURALE  keinen

 

jemand = qualcuno

jemandes / jemands

jemandem / jemand

jemanden / jemand

 

abbreviazioni: chiedere a qd = jdn um etwas bitten

chiedere di qd (per informarsi di lui) = nach jdm fragen

 

niemand = nessuno

niemandes / niemands

niemandem / niemand

niemanden / niemand

 

4. Jahr

Conferenza: I voli di Faust

 

 

 

--------------------------------------------------------Unterricht vom 4. März----------------------------------------------------------

2. Jahr

Avverbi 

avverbi accrescitivi

 

sehr = molto (di qualità: serve a intensificare la qualità di un verbo o un aggettivo)

dieses Buch ist sehr interessant  = questo libro è molto interessante

jener Mann ist sehr groß = quell’uomo è molto alto

meine Schwester liebt ihn sehr = mia sorella lo ama molto

 

viel = molto (di quantità: serve ad aumentare la quantità e si usa per intensificare un aggettivo al grado comparativo di maggioranza)

ich habe viel zu tun = ho molto (si intendono molte cose) da fare

er liest viel = legge molto (intende: molti libri)

dieses Buch ist viel interessanter als jenes = questo libro è molto più interessante di quello

 

zu = troppo (di qualità: con aggettivo e avverbio)

diese Sprache ist zu schwer   = questa lingua è troppo difficile

er kam zu spät = venne troppo tardi

mein Auto fuhr zu schnell = la mia auto andava troppo veloce

er schrieb zu langsam = scriveva troppo lentamente 

 

zu sehr = troppo (di intensità)

er ist zu sehr verärgert, um mit dir zu sprechen = è troppo arrabbiato per parlarti

 

zu viel = troppo (di quantità)

er isst zu viel = mangia troppo

er raucht zu viel = fuma troppo

 

avverbi limitativi

 

nur = solo, soltanto (quantità, anche di tempo)

sie haben nur einen Sohn = hanno solo un figlio

er spricht nur Italienisch = parla solo italiano

er bleibt nur eine Stunde = resta solo un’ora

 

erst = solo (di tempo: a partire da)

ich warte erst seit einer Stunde = aspetto solo da un’ora

wir treffen erst um 7 = ci incontriamo solo alle 7

 

un po’, un poco = ein wenig

un briciolo = ein bisschen (lett. un morsetto: der Biss = il morso, beißen, er biss, er hat gebissen = morsicare)

alquanto, un po’ = etwas

 

sprechen Sie Deutsch? Ein wenig / ein bisschen

ich bin etwas müde = sono un po’ stanco

 

ziemlich = piuttosto, abbastanza

das ist ziemlich teuer = è abbastanza caro

sie ist ziemlich müde = è piuttosto stanca

ziemlich = quasi (fast)

ich bin ziemlich / fast fertig = ho quasi finito

 

4. Jahr

Übung zum Gerundio

übersetzen Sie

 2) Hai notizie di Marlies? No, ma le stavo giusto scrivendo una mail.

Hast Nachrichten von M.? Nein, aber ich war (gerade) dabei, ihr eine Mail zu schreiben / zu schicken.

Hast von M gehört?  Nein, ich habe (ihr) gerade eine Mail (an sie) geschrieben.

Weißt du was /etwas von M?

Hast du Kunde von M?  

3) Il postino ha suonato proprio mentre stavo uscendo.

Der Briefträger / der Postbote hat (gerade) geklingelt, während ich (gerade) hinausging.

Der Briefträger / der Postbote hat gerade geklingelt, als ich...

Ich ging gerade hinaus, als der Briefträger klingelte.

Der Postbote klingelte gerade, als ich auf dem Weg nach draußen war.

Der Briefträger klingelte gerade, als ich hinausging.

Der Briefträger klingelte gerade  mentre stavo per uscire, als / während ich dabei war, hinauszugehen

(Der Briefträger klingelt jedes Mal, wenn ich hinausgehe)

4) Mangiando a casa la sera guardiamo sempre il telegiornale.

Beim Abendessen sehen wir immer die Tagesschau

Wenn wir am Abend zu Hause essen, schauen wir immer die Tagesschau.

Während wir am Abend zu Hause essen, sehen wir immer die Tagesschau im Fernsehen

Abends beim Essen zu Hause / beim Abendessen zu Hause schauen wir immer die Tagesschau

5) Restando tutto il giorno in ufficio non ho neanche il tempo di mangiare un boccone.

Beim den ganzen Tag im Büro Bleiben habe ich keine Zeit, einen Happen zu essen

Da ich den ganzen Tag im Büro bleiben muss, habe ich / finde ich nicht einmal die Zeit, ….

Wenn ich … bleiben muss, 

 mangiare un boccone = etwas / einen Happen essen

6) Viaggiando spesso conosce molta gente interessante.

Indem er oft auf der Reise ist, lernt er viele interessante Menschen kennen

  kenn er viene interessante Menschen

trifft er 

Während er auf der Reise ist, hat er die Gelegenheit, viele interessante Menschen kennenzulernen

conoscere = fare la conoscenza di qd/qc: jdn / etwas kennenlernen (v. separabile)

Beim häufigen Reisen kennt er viele interessante Menschen / lernt er viele interessante Menschen kennen

Bei seinem häufigen Reisen

Auf Reisen kennt er oft viele interessante Leute kennen

Da er oft auf der Reise ist und viele interessante Menschen kennenlernt, gefällt es mir, mich mit ihm zu unterhalten

Da er oft auf der Reise ist, lernt er viele interessante Menschen kennenLesetext

Auch ein Mann ohne Eigenschaften hat einen Vater mit Eigenschaften.

Der Mann ohne Eigenschaften hatte, als er vor einiger Zeit aus dem Ausland zurückkehrte, eigentlich nur aus Übermut und weil er die gewöhnlichen Wohnungen verabscheute, dieses Schlößchen gemietet, das einst ein vor den Toren liegender Sommersitz gewesen war, der seine Bestimmung verlor, als die Großstadt über ihn wegwuchs, und zuletzt nicht mehr als ein brachliegendes, auf das Steigen der Bodenpreise wartendes Grundstück darstellte, das von niemand bewohnt wurde. Der Pachtzins war dementsprechend gering, aber unerwartet viel Geld hatte das Weitere gekostet, alles wieder in Stand setzen zu lassen und mit den Ansprüchen der Gegenwart zu verbinden; das war ein Abenteuer geworden, dessen Ausgang ihn zwang, sich an die Hilfe seines Vaters zu wenden, was ihm keineswegs angenehm war, denn er liebte seine Unabhängigkeit. Er war zweiunddreißig Jahre alt, und sein Vater neunundsechzig.

 

Wortschatzerweiterung

die Kehle = la gola

andare di traverso

(etwas) in die falsche Kehle kriegen / bekommen [letteralmente e figurato]

jdm die Kehle durchschneiden = tagliare la gola a qd

idm an die Kehle springen = saltare alla gola di qd

sich die Kehle anfeuchten = bagnarsi (inumidirsi = feucht) la gola; 

eine entzündete Kehle haben = aver la gola infiammata

 

die Gurgel = gola

sich die Gurgel schmieren (G *smer = grasso; schmieren = ungere, lubrificare; Butter aufs Brot schmieren = spalmare burro sul pane, Salbe schmieren = spalmare pomata; cfr das Schmiergeld = la bustarella, etwas schmieren = macchiare insudiciare qc, ma anche: ungere [per facilitare, ottenere]) 

 

(medic) der Hals = il collo

einen trockenen Hals haben = aver la gola secca

Halsschmerzen, Halsweh haben = aver mal di gola

 

esofago (gr oisein = portare + fagein = mangiare) = die Speiseröhre (die Röhre = tubo + die Speise = cibo)

laringe (gr. larynx, laryngos) = der Kehlkopf 

pomo d’adamo = der Adamsapfel

trachea (gr. tracheia = aspra, scabra [arteria]) =  die Luftröhre (die Röhre + die Luft = aria)

faringe = der Rachen (fauci), der Schlund (gola, fauci), der Pharynx 

saliva = der Speichel

muco (lat mūcus) = der Schleim

mucosa (lat mucosus, [pellis] mucosa) = die Schleimhaut

 

-------------------------------------Unterricht vom 26. Februar--------------------------------------

2. Jahr

Übung

 

 Suo marito è restato a casa con lei a vedere la tivu invece di andare a giocare a pallone.

restare = bleiben, er blieb, er ist geblieben

a casa =  zu Hause

vedere la tivu = das Fernsehen sehen / schauen

giocare a pallone / calcio = Fußball spielen

Ihr Mann ist mit ihr zu Hause geblieben, um Fernsehen zu schauen

Ihr Mann ist mit ihr zu Hause fernsehen geblieben

Ihr Mann ist mit ihr zu Hause Fernsehen schauen geblieben

Ihr Mann ist mit ihr zu Hause geblieben, um fernzusehen, um das Fernsehen zu schauen / sehen

…. per vedere ...

um   … zu 

statt Fußball spielen zu gehen

statt  …. zu gehen

 

3) Per proteggersi dal contagio ci si deve lavare le mani spesso.

proteggersi = sich schützen vor + D

contagio = die Ansteckung 

spesso = oft

 

Um sich vor der Ansteckung zu schützen, sollten Sie Sich oft die Hände waschen

oft Ihre Hände waschen

… soll man sich oft die Hände waschen

bisogna lavarsi le mani spesso

braucht man oft die Hände waschen

ti devi lavare le mani spesso

du musst / sollst dir oft die Hände waschen

 

4) Sono contento di poter leggere il nuovo romanzo di questo autore e spero di comprarlo presto

sono contento di (qc che avviene in futuro) = ich freue mich darauf (+frase infinitiva)

sperare = hoffen

presto (= tra poco) = bald

 

Ich freue mich darauf, den neuen Roman dieses Schriftstellers lesen zu können und hoffe, ihn bald kaufen zu können

ihn bald zu kaufen

ich freue mich über das neue Buch

ich freue mich darüber,  das neue Buch von St King zu lesen

zufrieden sein mit

 

5) Il testimone li sentì litigare, poi vide l’uomo uscire di corsa senza  (però)chiudere a chiave la porta di casa.

il testimone = der Zeuge

litigare = streiten, qui: miteinander streiten

uscire di corsa = aus dem Haus rennen, hinausrennen

chiudere a chiave = abschließen

 

Der Zeuge hörte sie miteinander streiten, dann sah er den Mann (aus dem Haus) hinausrennen, ohne (aber) die Tür abzuschließen

invece di chiudere a chiave la porta si allontanò di corsa (wegrennen)

statt die Tür abzuschließen, rannte er weg

er schloss die Tür nicht ab, dagegen rannte er weg

 

6) Sebbene tu non abbia bisogno di andare in Germania per imparare la lingua tedesca, devi andarci (= andare là) per esercitarti.

esercitarsi = sich üben

Obwohl du es nicht brauchst, nach Deutschland (zu) gehen, um die deutsche Sprache zu lernen, sollst du dorthin fahren / gehen, um dich darin zu üben

sollst du dorthin dich darin üben fahren

 

7) Benché il mio amico mi aiutasse (= aiutava)  a  compilare la dichiarazione dei redditi, ogni anno era un tormento, prima che fosse introdotta (= veniva introdotta) la dichiarazione precompilata.

Bisogna soltanto richiamarla, controllare i dati, nel caso cambiarli e poi mandarla.

compilare = ausfüllen

dichiarazione dei redditi = die Steuererklärung, die Einkommenssteuererklärung

tormento = die Nervensäge

introdurre = einführen

dichiarazione precompilata = die vorausgefüllte Steuererklärung

richiamare (dati su un computer) = abrufen

controllare = überprüfen

cambiare, modificare = ändern

mandare (elettronicamnte) = einsenden

 

Obwohl mein Freund mir die Steuererklärung ausfüllen half, 

Obwohl mein Freund mir half, um meine Steuererklärung auszufüllen, war es jedes Jahr eine Nervensäge, bevor die vorausgefüllte Steuererklärung eingeführt wurde.

Man braucht sie nur abrufen / abzurufen, die Daten überprüfen / überzuprüfen und sie dann (gegebenenfalls) einsenden / einzusenden

wenn nötigHeinrich Heine (1797-1856), Buch der Lieder, Hamburg 1827

(Lyrisches Intermezzo)

 

Im wunderschönen Monat Mai (entstanden 1822-23)

 

Im wunderschönen Monat Mai,

Als alle Knospen sprangen,

Da ist in meinem Herzen

Die Liebe aufgegangen.

 

Im wunderschönen Monat Mai,

Als alle Vögel sangen,

Da hab ich ihr gestanden

Mein Sehnen und Verlangen.

 

Musicato da Robert Schuhmann (1818-1856), insieme ad altre 19 canzoni del Lyrisches Intermezzo

 

 

note linguistiche

EXKURS 1

Metaphorische Komposita

wunderschön = bellissimo (bello come un miracolo: das Wunder

riesengroß = grandissimo (gigantesco: der Riese)

stockblind = completamente cieco (da muoversi col bastone: der Stock)

pechschwarz = nerissimo (nero come la pece: das Pech)

rabenschwarz = nerissimo (nero come un corvo: der Rabe)

schneeweiss,  = bianchissimo (bianco come la neve: der Schnee)

blitzschnell, pfeilschnell = velocissimo (veloce come il lampo der Blitz, come una freccia, der Pfeil)

himmelblau = azzurrissimo (azzurro come il cielo. der Himmel)

sternenklar, sonnenklar = evidente (chiaro come le stelle, der Stern, plur. die Sterne; come il sole: die Sonne 

steinhart = durissimo (duro come la pietra: der Stein)

goldrichtig = giustissimo (giusto come l’oro: das Gold)

 

der Knospe = il bocciolo, la gemma

die Knospen brechen auf, sprießen, entfalten sich = i boccioli si schiudono

sprießen = nascere, germogliare

der Spross = il germoglio, virgulto, rampollo (anche fig.)

sich nach Hause, nach der Familie sehnen = aver nostalgia di casa, della famiglia

sich nach (einem) Bier, nach einer warmen Dusche sehnen = aver una gran voglia di (una) birra, di una doccia calda

das Sehnen = vagheggiare

die Sehnsucht = la nostalgia

die Sucht = la malattia, ma anche brama e dipendenza (die Sucht nach Rauschgift, nach Geld, nach Anerkennung)

[das Gift = veleno, vergiften = avvelenare]

 

EXKURS 2: Komposita mit Sucht

die Gelbsucht = itterizia (gelb = giallo) (der Ikterus)

die Fallsucht = il mal caduco, epilessia (fallen, er fällt, er fiel, gefallen = cadere) (die Epilepsie)

die Mondsucht = sonnambulismo (der Mond = la luna) [colloquiale anche: das Schlafwandeln, das Nachtwandeln) (der Somnambulismus) 

die Schwindsucht = tisi (schwinden, er schwand, geschwunden =  diminuire, calare, ma anche illanguidire [cfr. verschwinden = sparire] (die Phthise, die Lungenschwindsucht, die Lunge = il polmone)

die Wassersucht = idropisia (die Hydropisie)

die weiße Sucht = sifilide (die Syphilis)

 

der Star (cfr starr = rigido, qui: fisso) = oggi cateratta, indicava gravi malattie degli occhi che portavano a cecità

der graue Star = cateratta (die Katarakt)

der grüne Star =  glaucoma (das Glaukom)

der schwarze Star = amaurosi (cecità completa, dal gr. amauros = cieco, scuro, die Amaurose)

 

 

4. Jahr

 

Lesetext. Hans Fallada, Jeder stirbt für sich allein 

 

Das muss man freilich überall, selten mal ein Mensch, dem Eva Kluge sagen kann, was sie wirklich denkt. Sie ist politisch gar nicht interessiert, sie ist einfach eine Frau, und als Frau findet sie, dass man Kinder nicht darum in die Welt gesetzt hat, dass sie totgeschossen werden. Auch ein Haushalt ohne Mann ist nichts wert, vorläufig hat sie gar nichts mehr, weder die beiden Jungen noch den Mann, noch den Haushalt. Statt dessen hat sie den Mund zu halten, sehr vorsichtig zu sein und ekelhafte Feldpostbriefe auszutragen, die nicht mit der Hand, sondern mit der Maschine geschrieben sind und als Absender den Regimentsadjutanten nennen.

 

Neuer Lesetext

Marco ist neu in der Stadt. Er hat gestern einen Brief an seine Eltern geschrieben, heute möchte er ihn zur Post bringen. Aber wo ist die Post? Marco hat die Adresse im Internet nicht gefunden. Er muss jemanden fragen. An der Bushaltestelle steht ein alter Mann.

„Entschuldigung, wo ist bitte die Post?“, fragt Marco höflich.

„In der Goethestraße“, antwortet der alte Mann.

„Muss ich mit dem Bus fahren oder kann ich zu Fuß gehen?“, fragt Marco.

„Dieser Bus hält direkt vor der Post. Sie müssen bei der dritten Station aussteigen“, sagt der alte Mann.

„Ich möchte lieber zu Fuß gehen. Wie komme ich zur Goethestraße?“, fragt Marco.

„Sie gehen diese Straße geradeaus und biegen an der ersten Kreuzung rechts ab. Nach ungefähr 500 Metern kommen Sie an eine Ampel. Dort überqueren Sie die Straße und biegen nach links in die Schillerstraße ein. An der nächsten Kreuzung gehen Sie nach rechts in die Goethestraße. Dort ist die Post.“

„Vielen Dank!“, sagt Marco und geht los.

 

gerundio italiano

 

gerade (avv. di tempo) = giusto, or ora (cfr gerade avv. di luogo = dritto: fahren Sie gerade aus = proceda dritto)

disturbo? Stavo pranzando.

Store ich (dich / Sie)? Ich esse zu Mittag gerade / ich bin gerade beim Mittagessen

ich komme gerade zu dir = sto venendo da te

 

bei + D (sostantivo o verbo sostantivato)

Er wurde bei der Heimfahrt krank = si ammalò tornando a casa (lett. presso, durante il rientro a casa)

am Abend beim Lesen eines Buches schlafe ich oft ein = leggendo un libro la sera mi addormento spesso

beim Essen wurde er durch viele Telefonanrufe gestört = mangiando (mentre mangiava, sul mangiare) fu disturbato da molte telefonate

ma anche

 

während (congiunzione) = mentre

er wurde krank, während er nach Hause kam

er schläft oft ein, während er am Abend ein Buch liest

 

dabei sein + proposizione infinitiva

ich bin dabei, an ihn zu schreiben = sto scrivendogli (lett: sono sul punto di scrivergli)

er kam zu ihn, als er dabei war, mich anzurufen = arrivai da lui mentre stava per telefonarmi

 

Übung zum Gerundio

übersetzen Sie

1) Tornando a casa attraversò la strada senza guardare e fu investito.

investire = anfahren (se con decesso: überfahren)

Bei der Heimfahrt / Beim Heimgang überquerte er die Straße, ohne hinzusehen, und wurde überfahren

Während er nach Hause zurückging, ging er über die Straße, ohne Acht zu geben / ohne aufzupassen, und wurde angefahren

Als er nach Hause zurückging, ......

Er ging gerade nach Hause und ging über die Straße, ohne hinzusehen, als er überfahren wurde

Er ging gerade nach Hause und ging über die Straße, ohne hinzusehen, da wurde er überfahren

Er ging gerade nach Hause und, da er die Straße überquerte, ohne hinzusehen, wurde er überfahren

Er ging gerade nach Hause und wurde überfahren

Weil er nach hause ging und die Straße überquerte, ohne hinzusehen, wurde er ...

 

2) Hai notizie di Marlies? No, ma le stavo giusto scrivendo una mail.

3) Il postino ha suonato proprio mentre stavo uscendo.

4) Mangiando a casa la sera guardiamo sempre il telegiornale.

5) Restando tutto il giorno in ufficio non ho neanche il tempo di mangiare un boccone.

mangiare un boccone = etwas / einen Happen essen

6) Viaggiando spesso conosce molta gente interessante.

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 ---------------------------------------Unterricht vom 19. Februar-----------------------------------------------------

 

2. Jahr

 

VI. Ich habe ihn gefragt. Er geht / fährt in Urlaub

Ich habe ihn gefragt, wann er in Urlaub geht

Ich habe ihn gefragt, ob er in Urlaub geht

 

VII. Er weiß noch nicht.  Er fährt ins Gebirge oder ans Meer

Er weiß noch nicht, ob er ins Gebirge oder ans Meer fährt

wann er  ins Gebirge oder ans Meer fährt

ob er ins Gebirge oder ans Meer fährt, weiß er noch nicht

 

VIII. Er war schon hinausgegangen. Er kam zurück. Er hatte seinen Schlüssel vergessen.

Schon nachdem er hinausgegangen war, kam er zurück, weil er seinen Schlüssel vergessen hatte.

Kurz nachdem…

Nachdem er schon hinausgegangen war,

Da er seinen Schlüssel vergessen hatte, kam er zurück,  kurz / nachdem er schon hinausgegangen war

Obwohl er schon hinausgegangen war,  kam er zurück, weil er seinen Schlüssel vergessen hatte.

Er kam zurück, nachdem er schon hinausgegangen war, weil er  seinen Schlüssel vergessen hatte.

 

IX. Der Autofahrer wurde mit einer Geldstrafe bestraft. Er war bei Rot über die Ampel gefahren

Der Autofahrer wurde mit einer Geldstrafe bestraft, weil er bei Rot über die Ampel gefahren war

… weil er 

Da der Autofahrer bei Rot über die Ampel gefahren war, wurde er mit einer Geldstrafe bestraft

Als  der Autofahrer bei Rot über die Ampel fuhr, wurde er sofort / auf der Stelle mit einer Geldstrafe bestraft

Wenn der Autofahrer… wird er … bestraft

 

Diktat: „Im wunderschönen Monat Mai“

 

Im wunderschönen Monat Mai,

Als alle Knospen sprangen,

Da ist in meinem Herzen

Die Liebe aufgegangen.

 

Im wunderschönen Monat Mai,

Als alle Vögel sangen,

Da hab ich ihr gestanden

Mein Sehnen und Verlangen. 

Uso dell’infinito

infinito con zu (in posizione finale)

per fare = um …. zu tun, zu machen

senza vedere = ohne …. zu sehen

er hatte mich angerufen, ohne zu sehen, dass ich gerade zu ihm kam.

invece di scrivere = statt… zu schreiben

statt Geld zu sparen, gibt meine Tochter fast alles aus, was sie verdient

 

NB was = pronome relativo, si usa al posto di das, quando (come qui) non si riferisce a persone

ich habe ein Kind, das noch die Mittelschule besucht (qui il pronome relativo si riferisce a una persona)

das Mädchen, das neben mir saß, fragte mich nach einer Auskunft

ma: ich habe alles mitgenommen, was ich brauche (qui “tutto quello che”, il relativo non si riferisce a persone, quindi “was”)

 

reiner Infinitiv (infinito puro) 

non si usa “zu” se l’infinito è retto da

a) verbi modali: er muss heute bis spät in der Nacht arbeiten

b) verbi di moto: er geht jeden Morgen eine Stunde in den Park spazieren

c) verbi di percezione (hören, sehen): ich hörte ihn in der Sitzung sehr gut sprechen;

meine Frau sah das Auto den Fußgänger überfahren

d) con heißen (dire di fare, ordinare), helfen (aiutare), lehren (insegnare), brauchen (aver bisogno di) si può usare infinito “puro” oppure con “zu”

helfen Sie mir bitte, das Auto in die Garage (zu) schieben

ich lehre dich gerne (zu) schwimmen

ein Polizist hieß die Leute, die Straße (zu) räumen 

das Buch brauchst du nicht (zu) kaufen

 

 

Hausaufgabe (frasi infinitive)

 

1) Mio padre lo vide attraversare la strada senza badare la semaforo rosso

attraversare la strada = über die Straße gehen

badare a, far attenzione a = Acht geben auf +A, aufpassen auf + A

semaforo = die Ampel

rosso = rot

 

2) Suo marito è restato a casa con lei a vedere la tivu invece di andare a giocare a pallone

restare = bleiben, er blieb, er ist geblieben

a casa =  zu Hause

vedere la tivu = das Fernsehen sehen / schauen

giocare a pallone / calcio = Fußball spielen

 

3) Per proteggersi dal contagio ci si deve lavare le mani spesso

proteggersi = sich schützen vor + D

contagio = die Ansteckung 

spesso = oft

 

4) Sono contento di poter leggere il nuovo romanzo di questo autore e spero di comprarlo presto

sono contento di (qc che avviene in futuro) = ich freue mich darauf (+frase infinitiva)

sperare = hoffen

presto (= tra poco) = bald

 

4. Jahr

 

Der deutsche Bauernkrieg (2. Teil)

 

Lesetext. Hans Fallada, Jeder stirbt für sich allein 

 

Das muss man freilich überall, selten mal ein Mensch, dem Eva Kluge sagen kann, was sie wirklich denkt. Sie ist politisch gar nicht interessiert, sie ist einfach eine Frau, und als Frau findet sie, dass man Kinder nicht darum in die Welt gesetzt hat, dass sie totgeschossen werden. Auch ein Haushalt ohne Mann ist nichts wert, vorläufig hat sie gar nichts mehr, weder die beiden Jungen noch den Mann, noch den Haushalt. Statt dessen hat sie den Mund zu halten, sehr vorsichtig zu sein und ekelhafte Feldpostbriefe auszutragen, die nicht mit der Hand, sondern mit der Maschine geschrieben sind und als Absender den Regimentsadjutanten nennen. 

 

NB: Leggete il post sulla pagina (parte superiore, dopo mia foto)

 

----------------------------------------------------- Unterricht vom 12. Februar----------------------------------------------------

2. Jahr

Übung

I. Mein Auto ist kaputt. Ich muss mit dem Bus fahren

1 Solange mein Auto kaputt ist, muss ich mit dem Bus fahren

2 Seitdem mein Auto kaputt ist, muss ich mit dem Bus fahren

3 Ich muss mit dem B fahren, weil mein Auto kaputt ist

4 Wenn mein Auto kaputt ist, muss ich

5 Da mein Auto kaputt ist, muss ich

6 Bis mein Auto kaputt ist, muss ich

7 Während mein Auto kaputt ist, muss

8 Indem mein Auto kaputt ist, muss ich

9 Mein Auto ist kaputt und ich muss daher

 

II. Der Bus kommt endlich. Er muss lange an der Haltestelle warten

An der Haltestelle muss er nicht lange warten, denn der Bus kommt endlich

 Er muss lange an der Haltestelle warten, bis der Bus endlich kommt

Bis der Bus endlich kommt,  muss er lange an der Haltestelle warten

Bevor der Bus endlich kommt,  muss er lange an der Haltestelle warten

Nachdem er lange an der Haltestelle gewartet hat, kommt der Bus endlich

Er muss lange an der Haltestelle warten, nachdem der Bus gekommen ist  

Er muss lange an der Haltestelle warten, dann kommt der Bus endlich

der Bus kommt dann endlich 

 

III. Sie lesen das neue Buch von Camilleri. Sie müssen es kaufen

Bevor Sie das neue Buch von Camilleri lesen, müssen Sie es kaufen

Sie müssen das neue Buch von Camilleri kaufen, bevor Sie es lesen

Sie müssen das neue Buch von Camilleri kaufen, wenn Sie es lesen wollen

Da Sie das n B von C lesen wollen, müssen Sie es vorher kaufen 

 

IV. Ich gehe zu Fuß zum Bahnhof. Ich habe keinen Koffer

Ich gehe zu Fuß zum Bahnhof, weil ich keinen Koffer habe 

Da ich keinen Koffer habe, gehe  ich zu Fuß zum Bahnhof

Obwohl ich einen großen K habe, gehe ich

Ich gehe zu Fuß zum Bahnhof, wenn ich keinen Koffer habe

Gestern, als ich keinen Koffer hatte, ging ich zu Fuß zum Bahnhof

Gestern, weil ich keinen Koffer hatte, ging ich zu Fuß zum Bahnhof

 

V. Ich habe die Fahrkarte gelöst. Ich darf  in den Wagen einsteigen.

Da ich die Fahrkarte gelöst habe, darf ich in den Wagen einsteigen

Nachdem ich die Fahrkarte gelöst habe, darf ich ...einsteigen

 werde ich in den Wagen einsteigen dürfen

Ich darf in den W einsteigen, nachdem ich … gelöst habe

Ich darf in den W einsteigen, wenn ich … gelöst habe

ich habe die Fahrkarte gelöst, wenn ich in den Wagen einsteigen wollte

Ich habe die F gelöst, bevor ich in den Wagen einsteigen durfte

ich habe die Fahrkarte lösen müssen, bevor ich in den W einsteigen durfte

 

VI Ich lernte Deutsch. Ich besuchte die Universität

Ich lernte Deutsch, als ich die Universität besuchte 

Da ich die Universität besuchte, lernte ich Deutsch

Ich lernte Deutsch, während ich die Universität besuchte 

So lange ich die U besucht habe, habe ich D gelernt

Ich lernte D, denn ich besuchte die U

Ich lernte D, weil  ich die U besuchte 

Seitdem ich die U besuche, lerne ich D

Nachdem ich D gelernt hatte / habe, besuchte / besuche ich die U

Als ich die U besuchte, lernte ich D

ich weiß nicht, wann ich die U besuchen werde

er fragt mich, ob ich die U besuche

 

Proposizioni secondarie (3. Teil)

 

finali introdotte da:

damit  [accento su mit] (affinché, perché)

bitte schreiben sie es Ihnen auf, damit sie es nicht vergessen = per favore se lo annoti (sich etwas aufschreiben) affinché non se lo dimentichi

ich habe meinen Sohn zu Dir geschickt, damit du ihm bei der Hausarbeit hilfst = ho mandato mio figlio da te perché lo aiuti nei compiti

steck das in die Tasche, damit du es nicht verlierst = mettilo in tasca affinché tu non lo perda

 

NB damit [accento su da] è anche avverbio pronominale = con ciò, con questo (mit+das)

damit habe ich nichts zu tun = con questo / con ciò non ho nulla a che fare

die Gruppe hat sich aufgelöst und damit ist unser Projekt gestorben = il gruppo si è sciolto e con questo il nostro progetto è finito (lett: morto)

ich bin damit nicht einverstanden = non sono d’accordo (con / su questo)

genug damit! = basta (con questo)!

Wie steht es damit? = come va (con) questa cosa, questa faccenda?

Heraus damit! = fuori il rospo (lett: fuori con questa cosa)

Weg damit! = porta via questa cosa! 

 

condizionali, introdotte da

falls, im Falle dass (nel caso che)

falls es regnet sollte, fahren wir mit meinem Auto = nel caso dovesse piovere andiamo con la mia auto

falls ich morgen Zeit habe, komme ich dich morgen schnell besuchen = nel caso avessi tempo ti faccio un abreve visita domani, OPPURE (colloquiale) … komme ich morgen bei dir vorbei = faccio un salto da te domani

 

wenn (se) VEDI SOPRA

 

concessive, introdotte da

wenn … auch, wenn … schon, wenngleich, obgleich, obwohl (sebbene, se anche, quand’anche)

sie gibt sich große Mühe, wenn gleich (wenn auch, wenn schon) ihr diese Arbeit wenig gefällt = si dà un gran daffare (lett. una gran fatica), anche se questo lavoro le piace poco

er wollte mir helfen, obgleich es ihm selber nicht gut ging = mi volle aiutare, anche se a lui stesso non andava bene / anche se lui stesso non stava bene

er kam mit uns, obwohl er wegen des langen Spaziergangs schon müde war = venne con noi benché fosse già stanco per la lunga camminata

 

dichiarative (esplicite), introdotte da

dass (che)

er sagt, dass er diesen Winter nach Deutschland fährt = dice che quest’inverno va in Germania

ich hoffe, dass mein Freund Peter mich zu Weihnachten besuchen kann = spero che il mio amico P mi possa (mi può) venire a trovare (lett: visitare) a Natale

 

Und, wenn die Zeit reicht, ein Diktat: „Im wunderschönen Monat Mai“

 

4. Jahr

Lesetext aus Fallada, Jeder stirbt für sich allein: sieh unten

 

Vortrag: Der große deutsche Bauernkrieg

 

 

 

 

 

 

 

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4. Jahr: Diktat vom 5. Februar und Lesetext zur nächsten Unterrichtsstunde

 

Die Post bringt eine schlimme Nachricht

 

Die Briefträgerin Eva Kluge steigt langsam die Stufen im Treppenhaus Jablonskistraße 55 hoch. Sie ist nicht nur deshalb so langsam, weil ihr Bestellgang sie ermüdet hat, auch weil einer jener Briefe in ihrer Tasche steckt, die abzugeben sie hasst, und jetzt gleich, zwei Treppen höher, muss sie ihn bei Quangels abgeben.

Vorher hat sie den Persickes in der Etage darunter den Schulungsbrief [rivista di propaganda nazista] auszuhändigen. Persicke ist Amtswalter oder Politischer Leiter oder sonst was in der Partei – Eva Kluge bringt alle diese Ämter noch immer durcheinander. Jedenfalls muss man bei Persickes »Heil Hitler!« grüßen und sich gut vorsehen mit dem, was man sagt. 

 

Das muss man freilich überall, selten mal ein Mensch, dem Eva Kluge sagen kann, was sie wirklich denkt. Sie ist politisch gar nicht interessiert, sie ist einfach eine Frau, und als Frau findet sie, dass man Kinder nicht darum in die Welt gesetzt hat, dass sie totgeschossen werden. Auch ein Haushalt ohne Mann ist nichts wert, vorläufig hat sie gar nichts mehr, weder die beiden Jungen noch den Mann, noch den Haushalt. Statt dessen hat sie den Mund zu halten, sehr vorsichtig zu sein und ekelhafte Feldpostbriefe auszutragen, die nicht mit der Hand, sondern mit der Maschine geschrieben sind und als Absender den Regimentsadjutanten nennen.

 

 

-------------------------------------------------Unterricht vom 5. Februar------------------------------------------------

2. Jahr

Proposizioni secondarie (2. Teil)

temporali, introdotte da:

bis (finché)

er bleibt hier und wartet, bis er einen Taxi findet

die Kinder dürfen im Park spielen, bis es dunkel wird = i bimbi possono giocare nel parco finché diventa (si fa) buio

 

NB: bis è anche preposizione (a, fino, fino a) + A

dieser Zug fährt nur bis Köln

diese Reise dauert zwei bis drei Wochen = questo viaggio dura da due a tre settimane

con valore temporale = entro: er muss seine Aufgabe bis morgen (bis Montag) erledigen = deve espletare il suo compito entro domani (entro lunedì)

die Jugendlichen bis 16 Jahre = i giovani fino ai(entro i) 16 anni

von… bis = da.. a: von Anfang bis Ende = dall’inizio alla fine; 

von 3 bis 4 Uhr = dalle tre alle quattro

bis an, bis auf  (+ A) = fino, eccetto

der Saal ist bis auf den letzten Platz besetzt = la sala è occupata fino all’ultimo posto

alle sind einverstanden, bis auf einen = tutti sono d’accordo tranne uno

 

sobald, sowie (appena, non appena)

sobald er zu Hause ankommt, zieht er seine Schuhe aus = appena arriva a casa si toglie le scarpe

sich den Mantelanziehen, ausziehen = mettersi, togliersi il cappotto 

ruf mich bitte an, sobald du angekommen bist = telefonami appena sei arrivato

sowie ich mit dieser Arbeit fertig bin, kann ich auf Urlaub reisen = non appena ho finito (con) questo lavoro, posso partire in ferie

 

solange, so lange (finché fintanto che) 

so lange er krank ist, muss er zu Hause bleiben = finché è malato deve restare a casa

solange du hier bist, fühle ich mich sicher  = fin tanto che sei qui mi sento sicuro

 

so oft, sooft (ogni volta che, ogni qualvolta che)

sooft er mir begegnet, grüßt er mich recht herzlich und fragt mich nach dir = ogni volta che mi incontra mi saluta molto cordialmente e mi chiede di te

ich werde dir helfen, so oft du willst = ti aiuterò ogni volta che vuoi

NB begegnen + D incontrare qd, helfen + D = aiutare qd

 

während (mentre) 

come congiunzione während regge una proposizione secondaria:

Dein Freund rief an, während du im Badezimmer warst = il tuo amico telefonò mentre tu eri in bagno

Während meine Tochter arbeitet, müssen wir uns um den Hund kümmern und ihn zweimal  hinausführen = mentre mia figlia lavora dobbiamo occuparci del cane e farlo uscire due volte

sich um + A kümmern = badare a, occuparsi di

NB während + G è anche preposizione (= durante): während des Sommers bleibe ich zu Hause

während des letzten Krieges wurde diese Stadt völlig zerstört = durante l’ultima guerra questa città fu completamente distrutta

 

indem (mentre) 

indem sie im Sessel saß und die Zeitung las, öffnete sich die Tür = mentre sedeva in poltrona e leggeva il giornale si aprì la porta

La proposizione retta da indem corrisponde spesso a una gerundiva italiana con valore temporale (e nel frattempo), ma più spesso anche strumentale (e così facendo)

Er weckte mich, indem er in mein Schlafzimmer eintrat = mi svegliò entrando (mentre entrava, ma anche con il fatto di entrare) nella mia camera da letto

Er hat mich zum Treffen eingeladen, indem er mir eine Mail schickte = mi ha invitato alla riunione mandandomi una mail

riunione = die Wiedervereinigung (ricongiungimento), die Sitzung (seduta), die Versammlung (assemblea), das Treffen (incontro), die Konferenz (riunione di lavoro)

 

 

Er weckte mich, indem er in mein Schlafzimmer eintrat 

Er trat in mein Schlafzimmer und daher wecke er mich

Er weckte mich, nachdem er in mein Schlafzimmer eintrat

Ich wachte auf, weil er in mein Schlafzimmer eintrat

Ich wachte auf, denn er trat in mein S. ein

Ich wachte auf, nachdem er in mein Schlafzimmer eintrat

Da er in mein S eintrat, wachte ich auf

während er in mein S eintrat, wachte ich auf

indem er in mein S eintrat, wachte ich auf 

 

differenza tra während e indem

während (in realtà participio presente di währen = durare, quindi durante, come leben → lebend = vivente, arbeiten → arbeitend = lavorante ecc) quindi ha un valore temporale

indem nasce da in+dem = in quello, quindi ha un valore causale e strumentale (e così facendo)

 

interrogative indirette, introdotte da

ob (se)

ich weiß nicht, ob ich morgen kommen kann = non so se posso venire domani

ich bin neugierig, ob das geklappt hat = sono curioso (di sapere) se ha funzionato (klappen 

NB talvolta usato in interrogative indirette ellittiche:

ob es morgen regnen wird? Chissà se pioverà? (sottinteso: mi chiedo) se domani pioverà

Ob mein Freund schon angekommen ist? Chissà se il mio amico è già arrivato?

Als ob = come se

er verhält sich so, als ob nicht passiert wäre = si comporta (così) come se non fosse capitato nulla

 

wann (quando)

ich weiß nicht, wann er von München abfährt =  non so quando parte da Monaco

 

Hausaufgabe: Verbinden Sie die einzelnen Sätze, indem sie die passenden Konjunktionen einsetzen

der Satz = la frase

einzeln = singolo

einsetzen = inserire

 

Beispiel:  Michael hat keine Arbeit. Er hat kein Geld.

Da Michael keine Arbeit hat, hat er kein Geld, oppure: Michael hat kein Geld, weil er keine Arbeit hat.

Mein Auto ist kaputt. Ich muss mit dem Bus fahren

Der Bus kommt endlich. Er muss lange an der Haltestelle warten

Sie lesen das neue Buch von Camilleri. Sie müssen es kaufen

Ich gehe zu Fuß zum Bahnhof. Ich habe keinen Koffer

Ich habe die Fahrkarte gelöst. Ich darf  in den Wagen einsteigen.

Ich lernte Deutsch. Ich besuchte die Universität

Ich habe ihn gefragt. Er in Urlaub geht / fährt

Er weiß noch nicht.  Er fährt ins Gebirge oder ans Meer

Er war schon hinausgegangen. Er kam zurück. Er hatte seinen Schlüssel vergessen.

Der Autofahrer wurde mit einer Geldstrafe bestraft. Er war bei Rot über die Ampel gefahren

(die Verkehrsampel, die Ampel= il semaforo)

eine rote Ampel überfahren = passare col semaforo rosso

auf der falschen Seite fahren = guidare contromano

 

 

4. Jahr

Avverbi pronominali (5. Teil)

wegen + D = a causa di

weswegen? (avverbio interrogativo) = perché, per quale motivo?

deswegen (avverbio pronominale) = per questo motivo

Ich bin plötzlich krank geworden. - Ach so, deswegen konntest du nicht kommen.

(talvolta usato pleonasticamente nelle risposte)

deswegen, weil … (per questo motivo, che / perché)

 

zu dem / dazu

zu was / wozu

(Lust haben zu + D = aver voglia di) Möchten Sie heute Abend ins Theater? Dazu habe ich keine Lust.

(in der Lage sein zu + D = essere in grado di) Konnte er sich erklären? Dazu war er nicht in Lage, man liess ihn nicht einmal zu Worte kommen

(gehören zu + D) = far parte di, appartenere a  (essere nel numero, categoria)

er gehört zu den / unseren besten Freunden

anche: volerci, andar bene con

dazu gehört nicht viel (non ci vuole molto)

zu diesem Anzug gehört eine rote Krawatte (con quest’abito va bene, ci vuole una cravatta rossa)

wozu gehört zu diesem Anzug? dazu gehört eine blaue Krawatte

 

mentre gehören + D = appartenere (essere di proprietà): wem gehört dies(es) Fahrrad? Ihm.

gehören in + A = andare, dover essere messo in: Worin gehört dies(es) Glas?

Das gehört in jenen Schrank (in den Schrank dort)

gehören = volerci

was gehört vor Gericht = questo è di competenza del tribunale

 

Lesetext

Die Geschehnisse dieses Buches folgen in großen Zügen Akten der Gestapo über die illegale Tätigkeit eines Berliner Arbeiterehepaares während der Jahre 1940 bis 1942. Nur in großen Zügen – ein Roman hat eigene Gesetze und kann nicht in allem der Wirklichkeit folgen. Darum hat es der Verfasser auch vermieden, Authentisches über das Privatleben dieser beiden Menschen zu erfahren: er musste sie so schildern, wie sie ihm vor Augen standen. Sie sind also zwei Gestalten der Phantasie, wie auch alle anderen Figuren dieses Romans frei erfunden sind. Trotzdem glaubt der Verfasser an die innere Wahrheit des Erzählten, wenn auch manche Einzelheit den tatsächlichen Verhältnissen nicht ganz entspricht.

Mancher Leser wird finden, dass in diesem Buche reichlich viel gequält und gestorben wird. Der Verfasser gestattet sich, darauf aufmerksam zu machen, dass in diesem Buche fast ausschließlich von Menschen die Rede ist, die gegen das Hitlerregime ankämpften, von ihnen und ihren Verfolgern. In diesen Kreisen wurde in den Jahren 1940 bis 1942 und vorher und nachher ziemlich viel gestorben. Etwa ein gutes Drittel dieses Buches spielt in Gefängnissen und Irrenhäusern, und auch in ihnen war das Sterben sehr im Schwange. Es hat dem Verfasser oft nicht gefallen, ein so düsteres Gemälde zu entwerfen, aber mehr Helligkeit hätte Lüge bedeutet.

Berlin, im Oktober 1946

H. F.

Dazu ein Diktat: Die Quangels 

MW: Quangel ist ein Familiennamen in diesem Roman, andere Familiennamen, die Sie Sich merken sollten, sind Kluge und Persicke

die Quangels = i Quangel

die Persickes = i Persicke

Eva Kluge

Jablonskistraße

--------------------------------------------Unterricht vom 29. Januar----------------------------------------

2. Jahr

Diktat vom 22. Januar: Im Restaurant (2. Teil)

 

Kellner: Ist alles in Ordnung?

Gast: Die Suppe ist köstlich, aber leider kalt.

Kellner: Entschuldigen Sie vielmals, ich bringe Ihnen sofort eine neue.

Gast: Ja, bitte.

Kellner: Sind Sie zufrieden? Wie sind die Nudeln? Schmeckt die Pizza?

Gast: Ja, wunderbar. Allerdings haben Sie den grünen Salat vergessen.

Kellner: Das tut mir furchtbar leid. Kommt sofort.

Gast: Wir hätten gern Nachtisch. Bringen Sie uns nochmals die Speisekarte, bitte?

Kellner: Sehr gern, als Entschuldigung für die kalte Suppe und den vergessenen Salat laden wir Sie dazu gern ein. (zu das)

Gast: Ja, wunderbar. Wir hätten gern ein Tiramisu und einen Schokoladenkuchen.

Kellner: Sehr gern.

Gast: Wir möchten gern bezahlen.

Kellner: Gern, bar oder mit Karte?

Gast: Bar. Und bitte eine Rechnung.

Kellner: Selbstverständlich. Kommt sofort.

selbst verständlich

 

der Salat, die Salate

der Nachtisch, die Nachtische

der Tisch , die Tische

der Kuchen, die Kuchen

 

die Ordnung, die Ordnungen

die Suppe, die Suppen

die Nudel, die Nudeln

die Pizza, die Pizze, die Pizzas, (die Pizzen)

die Speisekarte (die Karte), die Speisekarten

(das Blatt, die Blätter

die Seite, die Seiten

das Papier, die Papiere

der Ausweis die Ausweise)

die Entschuldigung, die Entschuldigungen

die Rechnung, die Rechnungen

-----------------------------------------------------Proposizioni subordinate (secondarie) I. Teil---------------------------------------------------------------

richiedono quasi sempre la Endstellung, posizione finale del verbo di forma finita; se la subordinata precede la proposizione principale, in questa avviene la Umstellung, inversione di soggetto e verbo.

NB. Quando si trova in Endstellung il verbo separabile NON si separa.

Nella lingua scritta è obbligatoria una virgola (das Komma) tra la principale e la secondaria 

 

causali, introdotte da: 

weil (perché, poiché) si usa sempre con proposizioni subordinate che seguono la principale

ich nehme jetzt den (einen, meinen) Regenschirm mit, weil es sehr stark regnet

(etwas mitnehmen = portare qualcosa con sé, portarsi dietro qualcosa)

er musste mit einem Taxi zum Bahnhof fahren, weil es sehr stark regnete

mein Sohn fährt nächstes Jahr nach Deutschland, weil er Deutsch üben möchte

(nächst = prossimo, qui usato come aggettivo)

 

da (siccome, dato che) si usa quando la subordinata causale precede la principale (dove allora c’è la Umstellung, inversione verbo soggetto)

Da es sehr stark regnet, nehme ich den Regenschirm mit 

Da es sehr stark regnete, musste er mit einem Taxi zum Bahnhof fahren

Da mein Sohn Deutsch üben wollte, fuhr er nach Deutschland

 

denn (poiché, perché) è una congiunzione coordinante, ossia non richiede la Endstellung

Ich muss mit einem Taxi zum Bahnhof fahren, denn es regnete sehr stark

Mein Sohn fuhr voriges Jahr nach Deutschland, denn er wollte Deutsch üben

(vorig = precedente, scorso)

 

temporali, introdotte da

wenn (quando, se) introduce proposizioni con azione presente o ripetuta

Ich nehme den Regenschirm mit, wenn es nur auch ein wenig regnet

mi porto dietro l’ombrello se (quando, ogni volta che) piove anche solo un poco

Wenn es auch nur ein wenig regnet, nehme ich den Regenschirm mit

Man muss feste Schuhe anziehen, wenn man in den Bergen wandert

Wenn man in den Bergen wandert, muss man feste Schuhe anziehen

 

Nb: wenn introduce dunque anche proposizioni condizionali (vedi sotto):

wenn du kommst, freue ich mich = se vieni sono contento

wenn Sie hinausgehen, machen Sie bitte die Tür zu = se / quando esce, per favore chiuda la porta

 

als (quando) introduce proposizioni temporali con azione conclusa nel passato

ich aß immer Nudeln zu Mittag, als ich in Italien war

Als ich in Italien war, aß ich immer Nudeln zu Mittag

Ich habe ihn kennengelernt, als ich die Universität in Genua besuchte

Als ich in London wohnte, musste ich den Regenschirm immer mitnehmen

 

ehe, bevor (prima che)

bevor Sie den Parkplatz verlassen, holen Sie den Parkschein = prima di lasciare il parcheggio, prendete il tagliando (del parcheggio)

bevor Sie in den Wagen einsteigen, bezahlen Sie bitte die Parkgebühr = prima di entrare in auto, pagate il parcheggio

(NB die Parkscheibe = il disco orario; das Parkscheinautomat = la macchina per pagamento automatico del parcheggio)

nicht öffnen, bevor der Zug hält = non aprire prima che il treno si fermi

er soll zum Spielen nicht gehen, bevor er seine Hausaufgabe gemacht hat = non deve andare a giocare prima che abbia fatto i suoi compiti 

ehe ich das vergesse, muss ich dir noch etwas erzählen = prima che io lo dimentichi, devo ancora raccontarti una cosa

ich möchte noch eine Zeitung kaufen, ehe der Zug abfährt = vorrei ancora comprare un giornale prima che il treno parta

 

nachdem (dopo che)

kurz nachdem er ausgegangen war, rief seine Frau an = poco dopo che era uscito chiamò sua moglie

nachdem mein Sohn seine Abitur gemacht hat, ist er nach Deutschland gefahren = dopo aver preso la maturità, mio figlio è andato in Germania

 

seitdem (da quando, dacché)

seitdem meine Tochter einen deutschen Freund hat, sind ihre Sprachkenntnisse besser geworden / haben sich ihre Sprachkenntnisse verbessert

die Kenntnis um +A  = la conoscenza in qc

 

4. Jahr

Diktat vom. 22 Januar und Lesetext

Deutschland europaweit bevorzugtes Land für Anträge auf Asyl

der Antrag auf + A = la richiesta di / domanda di

die Frage nach + D

die Bitte um + A

Von Christoph B. Schiltz 

In keinem anderen Land der Europäischen Union wurden im vergangenen Jahr so viele Asylanträge gestellt wie in Deutschland – im Vorjahresvergleich ein Anstieg um 51 Prozent. In Ländern wie Österreich und Dänemark ist die Zahl hingegen aus mehreren Gründen gesunken.

im Vergleich mit dem Vorjahr

Im vergangenen Jahr haben 1,13 Millionen Menschen in der Europäischen Union, Norwegen und der Schweiz einen Antrag auf Asyl gestellt. Dies geht nach Informationen von WELT AM SONNTAG aus bisher unveröffentlichten Zahlen der Asylagentur der Europäischen Union hervor.

hervorgehen = risultare (venire davanti)

 Europaweit ist das ein Anstieg um 17 Prozent gegenüber dem Vorjahr (966.000 Anträge). 

In Deutschland legte die Zahl der Asylanträge (329.000) mit 51 Prozent deutlich stärker zu. Schlusslichter sind die Slowakei mit 415 Asylanträgen und Ungarn mit 31 Asylanträgen. Die meisten Anträge stammten von Syrern (um 180.000), Afghanen (rund 113.000) und Türken (fast 10.000).

Deutschland bleibt damit europaweit das bevorzugte Land für Anträge auf Asyl. Dass viele in Deutschland Schutz suchen, hat laut Experten damit zu tun, dass sich häufig bereits Verwandte und Freunde hierzulande aufhalten, hinzu kommen relativ hohe Asylleistungen. Nach Deutschland sind Spanien (161.732), Frankreich (160.769) und Italien (135.294) die beliebtesten Zielländer.

Während in Deutschland die Zahl der Anträge gegenüber dem Vorjahr angestiegen ist, ging sie in anderen EU-Ländern deutlich zurück, etwa in Österreich (58.610). Experten begründen dies vor allem mit der verstärkten Grenzüberwachung und Wiens Vereinbarungen für einen verbesserten Grenzschutz auf dem Balkan. Hinzu kommt, dass die Regierung dort härter durchgreift als früher: Es werden vermehrt Schnell- und Eilverfahren durchgeführt und illegale Migranten schneller abgeschoben als in Deutschland.

Auffällig ist die mittlerweile geringe Zahl der Anträge in Dänemark (2383), das lange neben Deutschland und Österreich zu den Sehnsuchtsländern gehörte. Der restriktive Asylkurs der sozialdemokratischen Regierung erschwert aber nicht nur die Einreise ins Land, sondern scheint auch viele Migranten abzuschrecken.

 

 

Avverbi pronominali (4. Teil)

unter dem / darunter (drunter)

unter was / worunter

In der Wohnung darunter wohnt ein Kollege von mir.

Er hatte seine Unterschrift darunter gesetzt.

Der Oberleutnant, unter dem ich diente, wurde dann mein Freund

(leiden unter  D = soffrire di) Worunter leidet sie?

(anche: leiden an + A:  an den Nerven leiden, an Krebs leiden, an Migräne, an Schwindel)

Der Baum, worunter wir saßen, war eine alte Eiche.

 

von dem / davon

von was / wovon

Ich hatte eine schlimme Krankheit, habe mich aber davon erholt

Du verstehst eine Dreck davon!

Ich bin fest davon überzeugt, dass er uns hereingelegt hat.

Dem Freund, von dem du sprichst, bin ich gerade heute begegnet.

Wovon hat der Redner gesprochen? Er hat von Machiavelli gesprochen OPPURE: Davon, dass ...

 

vor dem / davor

vor was / wovor

(sich fürchten, Angst haben vor + D = aver paura di) Wovor fürchet er sich? Er fürchtet sich davor, von der Polizei auf frischer Tat ertappt zu werden.

(sich hüten vor + D = guardarsi da) Hüten Sie sich vor dem Hund, der ist bissig.

Wovor sollte ich mich hüten? Hüten Sie sich davor, in jenen Garten hinein zu treten

 

wegen + D = a causa di

weswegen? (avverbio interrogativo) = perché, per quale mortivo?

deswegen (avverbio pronominale) = per questo motivo

Ich bin plötzlich krank geworden. - Ach so, deswegen konntest du nicht kommen.

(talvolta usato pleonasticamente nelle risposte)

deswegen, weil … (per questo motivo, che / perché)

 

zu dem / dazu

zu was / wozu

(Lust haben zu + D = aver voglia di) Möchten Sie heute Abend ins Theater? Dazu habe ich keine Lust.

(in der Lage sein zu + D = essere in grado di) Konnte er sich erklären? Dazu war er nicht in Lage, man liess ihn nicht einmal zu Worte kommen

(gehören zu + D) = far parte di, appartenere a  (essere nel numero, categoria)

er gehört zu den unseren besten Freunden

anche: volerci, andar bene con

dazu gehört nicht viel (non ci vuole molto)

zu diesem Anzug gehört eine rote Krawatte (con quest’abito va bene, ci vuole una cravatta rossa)

wozu gehört zu diesem Anzug? dazu gehört eine blaue Krawatte

 

mentre gehören + D = appartenere (essere di proprietà): wem gehört dies(es) Fahrrad? Ihm.

gehören in + A = andare, dover essere messo in: Worin gehört dies(es) Glas?

Das gehört in jenen Schrank (in den Schrank dort)

gehören = volerci

das gehört vor Gericht = questo è di competenza del tribunale

 

 

 

 

---------------------------------------------------Unterricht vom 22. Januar-----------------------------------------------

 

1. Jahr

Impersonale (continuazione)

per significare c’è una persona, un uomo, una donna (non nel senso che esistono, ma che sono qui, là, presenti) si deve dire:

Ein Mensch, ein Mann, eine Frau ist da / ist hier = c’è (là, qui) una persona (uomo o donna), un uomo, una donna

zwei Menschen sind da = ci sono due persone

Ist eine Bank hier in der Nähe? = c’è una banca qui nelle vicinanze?, ma:

es gibt eine Bank, die eine kostenlose Kontoführung bietet: ihr Name ist XY = c’è (= esiste) una banca che offre una tenuta conto a costo zero, il suo nome è XY

 

Formula di apertura delle fiabe

Es war einmal ein Mädchen = c’era una volta una ragazza (qui es è pleonastico, la frase ha due soggetti: es e ein Mädchen, ma es al primo posto e come primo soggetto serve a creare aspettativa)

 

3. molto frequente la formula apparentemente impersonale:

mi (di)spiace = es / das tut mir leid (in realtà: ciò / questo = es mi fa dolore)

diverso il caso der Fuß, der Arm, das Bein tut mir weh = mi fa male al piede, al braccio, alla gamba (in realtà: il piede ecc mi fa male)

 

4. l’impersonale di azioni umane che si considerano anonime e generalizzate si forma con man (minuscolo, ma deriva da der Mann = uomo, come il francese on deriva da homme) e il verbo alla terza persona singolare

(NB der Mann = uomo, maschio (guerriero) ≠ der Mensch = uomo (essere umano, maschile o femminile = ital. persona)

 

In Deutschland trinkt man oft Bier = in Germania si beve spesso birra, ma anche con il passivo:

in Deutschland wird oft Bier getrunken (lett: in Germania viene spesso bevuta birra) 

Man sollte vorsichtig sein = si dovrebbe essere cauti

 

Diktat: Im Restaurant (2. Teil)

 

4. Jahr

Avverbi pronominali (3. Teil)

mit dem / damit 

mit was / womit

Sie zog eine Taschenlampe heraus und leuchtete damit unseren Weg

Was wollen Sie damit sagen?

Sie wollen eine Nachtwanderung unternehmen, aber ich habe nichts damit zu tun.

(einverstanden sein mit + D = essere d’accordo su/con) Das ist etwas, womit ich ganz nicht einverstanden bin.

Womit hast du das getan? 

Ich habe dir meine Stellung (posizione) schon erklärt: Schluss damit! 

Genug damit!

 

NB damit = congiunzione finale = affinché, perché

Er lieh ihm Geld, damit er seine Schulden begleichen (zahlen, abzahlen, löschen)  konnte.

 

nach dem/ danach 

nach was / wonach

(fragen nach + D = informarsi di qc/qd) Ich habe nicht danach gefragt, ob er allein oder mit Greta abreist.

Wonach hast du ihn gefragt? Nach dem Weg zum Bahnhof. OPPURE: Danach, ob er sich hier gut auskennt.

Es war in Italien ein Gesetzt, wonach alle Hausbesitzer eine Grundsteuer zahlen mussten.

(schmecken nach + D = aver gusto, sapere di) Wonach schmeckt es? Es schmeckt nach...

(streben nach + D = aspirare, tendere a) Wonach strebst du? 

 

NB nachdem (congiunzione temporale) = dopo, dopo che

kurz nachdem er ausgegangen war, rief seine Frau.

 

neben dem / den / daneben

Siehst du das rote Auto und daneben das Fahrrad?

daneben schießen = mancare sparando

daneben singen = stonare

daneben stehen (bei einer Prüfung) = fare scena muta (a un esame)

daneben sein = essere fuori, fuori fase

 

über das / darüber (drüber)

über was / worüber

Er wohnt im Zimmer drüber.

Er Autofahren sah die Schildkröte (tartaruga) nicht und fuhr drüber.

Dieser Zaun (il recinto) ist zu hoch, man kann nicht drüber klettern.

(sich freuen über + A = rallegrarsi di qc di presente o trascorso)

Ich freue mich sehr darüber, das er mich besuchen konnte.

MA: ich freue mich über den Besuch meiner deutschen Freunde.

Worüber habt ihr gestern gesprochen?

(sich wundern über + A = sorprendersi di)

Er war mir gegenüber sehr freundlich, worüber ich mich nicht wenig gewundert habe.

(sprechen über = parlare di, su)

Das Thema, worüber der Vortragende sprach, war sehr interessant.

 

um das / darum (drum)

um was / worum 

ich bitte Sie darum, die Tür offen zu lassen

(es geht um + A = si tratta di) Worum geht es hier eigentlich? Es geht um Geld OPPURE: Es geht darum, nicht reingelegt zu werden (non essere fregati: hereingelegt)

Er erhielt alles, worum er bat. 

Worum bat er? Er bat nur um einen Schluck Wein OPPURE: Er bat darum, mit uns essen zu dürfen.

Warum haben Sie das getan? Darum, dass er verstehen sollte, dass er nicht Recht hatte.

Warum bist du heute mit dem Auto gefahren? Darum, weil es so stark regnete.

 

Diktat: Deutschland bevorzugtes Asylland 

----------------------------------Unterricht vom 15. Januar-----------------------------

 2. Jahr

 

 1. Alle mie parole (bei + D) è arrossito tutto.

Bei meinen Worten wurde er ganz rot

ist er ganz rot geworden

2. L’aereo è probabilmente stato abbattuto da un missile (abbattere = abschießen, er schoss ab, er hat abgeschossen)

Das Flugzeug ist wahrscheinlich durch eine Rakete abgeschossen worden.

Das Flugzeug wurde… abgeschossen

möglicherweise

vermutlich

-------------------

wohl = sicherlich

3. Fra una settimana (in + A) mio figlio partirà per l’America.

In eine Woche wird mein Sohn nach Amerika abfahren / abreisen

In eine Woche reist / fährt mein Sohn nach Amerika

morgen fährt 

heute fährt mein Sohn

 

4. Il mio contributo (der Beitrag) è stato rivisto da un amico tedesco

Mein Beitrag ist von einem deutschen Freund durchgelesen worden

Mein Beitrag wurde… durchgelesen

Mein Beitrag wurde von einem deutschen Freund durchlesen 

….ist … durchlesen worden

(rivedere = durchlesen, er las durch, er hat durchgelesen = rivedere, mentre durchlesen, er durchlas, er hat durchlesen = leggere per intero: er hat mein Buch durchlesen = ha letto il mio contributo per intero, fino in fondo)

5. Posa il telefonino (das Handy) su questo tavolo.

Lege das Handy auf diesen Tisch, bitte! Leg’

6. Spegnere i cellulari! (spegnere = ausschalten) i cellulari = die Mobiltelefone

Mobiltelefone ausschalten!!!!

7. Per favore spengano i cellulari!

Schalten Sie bitte die Mobiltelefone aus!

8. Si sieda su quella sedia.

Setzen Sie sich auf diesen Stuhl, bitte!

9. Sedersi sulle sedie!

sich auf die Stühle setzen!

10. Non accendere il cellulare! (accendere = einschalten)

(Zu meiner Tochter) Schalte das Handy bitte nicht ein!

(Zu einer Gruppe): das Handy nicht einschalten!

11. Entriamo (entrare = hineingehen) in questo ristorante!

Gehen wir in dieses Restaurant hinein, bitte!

Treten wir … hinein!

Lass uns (bitte) in das Restaurant hier hinein(treten) / hinein(gehen)

Wollen wir einmal (mal) / endlich  in das R hinein?  heraus

12. Metta il bicchiere (das Glas) accanto alla bottiglia.

Stellen Sie das Glas neben die Flasche, bitte!

13. Non fumare! [cartello](fumare = rauchen)

Nicht rauchen!

14. Non fumare! [detto a una singola persona]

Rauche / Rauch nicht, bitte!

15. Non fumate!

Raucht nicht!

16. Accendete la luce! (das Licht andrehen, einschalten)

Schaltet das Licht ein! dreht das Licht an!

17. Non accendete la luce!

Schaltet das Licht nicht ein, bitte

18. Non accendere la luce!

Schalte das Licht nicht ein

19. Spenga la luce! (das Licht ausschalten)

Schalten Sie bitte das Licht aus!

20. Spegnere la luce!

Das Licht ausschalten!

21. Spegni la luce!

Schalte das Licht aus

22. Cameriera (Fräulein), per favore porti (bringen) ancora (noch) un bicchiere.

Fräulein, bitte bringen Sie noch ein Glas!

23. Cameriere (Herr Ober), per favore porti ancora una sedia (der Stuhl).

Herr Ober, bringen Sie bitte noch einen Stuhl

24. Cameriera, per favore porti un coltello.

Fräulein, bringen Sie bitte ein Messer!

25. Karl, dammi quella bottiglia (dare = geben)

Karl, gib mir die Flasche da / jene Flasche

26. Fare attenzione! (aufpassen, Acht geben [auf + A])

Aufpassen / Acht geben!

27. Faccia attenzione al gradino! (die Stufe)

Geben Sie auf die Stufe Acht

Passen Sie auf die Stufe auf

Achten Sie auf die Stufe

28. Fa’ attenzione al gradino!

Pass auf die Stufe aufgelegtGib auf die Stufe Acht

Achte / Acht auf die Stufe

29. Per favore, passatemi quel pane (passare, allungare= rübergeben, herübergeben, reichen)

Bitte reicht mir jenes Brot / das Brot (da)

30. Passare il pane! [detto a una comitiva]

Das Brot reichen! das Brot  rübergeben

31. Per favore mi passi il salino (der Salzstreuer)!

Bitte, reichen Sie mir den Salzstreuer

NB das Salz = il sale

der Salzstreuer = il recipiente spargisale (streuen = spargere, der Streuer = lo spargitore)

das Salzgefäß = la saliera (das Gefäß = il contenitore)Impersonale

1. l’impersonale di un fenomeno atmosferico si forma con es (soggetto) e un verbo o un aggettivo esprimenti il fenomeno climatico 

feucht = umido: es ist feucht = è umido

kalt = freddo: es ist kalt = è freddo, fa freddo

warm = caldo: es ist warm = fa caldo, è caldo

heiß = bollente, molto caldo: es ist heiß = fa molto caldo

(cfr: es ist vier Uhr = sono le quattro, wie spät ist es?, wieviel Uhr ist es?)

 

der Regen = la pioggia, regnen = piovere: es regnet (es regnete, es hatte geregnet, es wird regnen)

der Hagel = la grandine, hageln = grandinare: es hagelt (es hagelte, es hatte gehagelt)

der Schnee = la neve, schneien = nevicare: es schneit (es schneitete, es hat geschneit)

die Wolke = la nuvola: es ist wolkig, bewölkt = è nuvoloso

der Wind = il vento: es ist windig = è ventoso

 

der Frost = il gelo, brina

das Eis = il ghiaccio

der Sturm = la tempesta

das Wetter = il tempo (atmosferico ≠ die Zeit = tempo cronologico)

die Wettervorhersage = la previsione del tempo

der Niederschlag = la precipitazione

die Temperatur = la temperatura

das Gewitter, das Unwetter = il temporale

die Überschwemmung = l’alluvione

die Aufheiterung = la schiarita (heiter = chiaro, allegro)

die Verbesserung = il miglioramento (besser = meglio)

die Verschlimmerung, die Verschlechterung = il peggioramento (schlimmer = peggio; schlecht = male)

der Regenschirm = l’ombrello (der Sonnenschirm = il parasole)

der Regenmantel = l’impermeabile (der Mantel = il cappotto)

feste Schuhe = scarpe robuste

 

2. un caso particolare di espressione impersonale è il corrispondente dell’italiano “c’è, ci sono” (ma nel senso di esiste) che in tedesco è:

es gibt + ACCUSATIVO (dove es è soggetto dell’azione, corrisponde all’italiano antiquato “si dà”)

es gibt keinen Ausweg = non c’è nessuna via d’uscita (der Ausweg)

es gibt kein Problem = non c’è problema (das Problem)

 

per dire c’è una persona, un uomo, una donna (non nel senso che esistono, ma che sono qui, là, presenti) si deve dire:

Ein Mensch, ein Mann, eine Frau ist da / ist hier = c’è (là, qui) una persona (uomo o donna), un uomo, una donna

zwei Menschen sind da = ci sono due persone

Ist eine Bank hier in der Nähe? = c’è una banca qui nelle vicinanze?, ma:

es gibt eine Bank, die eine kostenlose Kontoführung bietet: ihr Name ist XY = c’è (= esiste) una banca che offre una tenuta conto a costo zero, il suo nome è XY 

 

 

 

4. Jahr

Lesetext

In diesen Nächten an der Front habe ich vorsichtig den Kopf  über den Grabenrand gehoben und das Panorama beobachtet. Da habe ich die Brentagruppe hell himmelblau in der Nacht gesehen. Und die Sterne waren groß und wie aus Goldpapier gemacht. Du musst versuchen, dir vorzustellen, wie schön das war. So schön ist nichts im gesicherten Leben. Wenn man immer nur zu Hause bleibt, erlebt man nichts, im normalen Alltag ist alles langweilig. Manchmal bin ich in der Nacht spazieren gegangen, weil ich Sehnsucht hatte. An solchen Orten hat man Zeit zum Nachdenken und man lernt die Gefahr wirklich kennen. Jeden Tag sterben Leute, soundso viele hundert, man rechnet die Toten so unpersönlich wie eine Versicherungsgesellschaft. Ein Menschenleben ist nicht viel wert. Die Toten sind nur Zahlen auf einem Blatt Papier.

 

erleben  das Erlebnis

erfahren die Erfahrung

sich sehnen nach + D →  die Sehnsucht  die Sucht

die Heimsucht  Haus  Heim 

es ist mir hier ganz heimlich

das Unheimliche (unheimlich)

die Gelbsucht

suchen nach 

Avverbi pronominali (2. Teil)

aus dem / daraus (draus)

aus was / woraus

Ich sah ihn eine Flasche Wein nehmen und daraus trinken.

Woraus ziehen Sie diese Folgen?

Ich ziehe sie daraus, dass..

 

bei dem / dabei

bei was / wobei

Die von uns bestellte Ware ist eingetroffen, aber die Rechnung ist nicht dabei

Wobei hast du ihn gesehen? Beim Essen in einem Restaurant. OPPURE: Dabei, dass er gerade in einem Restaurant saß und aß

 

durch das / dadurch 

durch was / wodurch

Das ist der einzige Ausgang: wir müssen dadurch.

Dadurch, dass er so jung war, kriegte er eine leichte Strafe.

Wodurch konnte das passieren? Dadurch, dass er nicht Acht gab. (aufpasste)

Worauf hätte er Acht geben (aufpassen) müssen? Auf das hinrasende Auto

 

für das / dafür

für was / wofür

Ich möchte mich dafür entschuldigen, dass ich so spät gekommen bin.

Er kauft immer wieder neue Kriminalromane, dafür würde ich selber kein Geld ausgeben.

Ich kann nichts dafür, dass er sich so unartig verhält. 

Wofür interessieren Sie sich eigentlich? Besonders für italienische Malerei der Renaissance.

Der Autor, für den ich mich interessiere, wird leider nicht länger neu aufgelegt.

 

gegen das / dagegen 

gegen was / wogegen 

Ich möchte dieses Fenster aufmachen. Haben Sie was dagegen?

Das ist ein Problem, wogegen man nichts tun kann.

Wogegen kämpften die Alliierten? Gegen Hitlers Deutschland.

 

in das / darin (drin)

in was / worin

So ein großes Gebäude! Wie viele Menschen wohnen wohl darin?

Er glaubte, Recht zu bekommen, darin hatte er sich aber geirrt.

Das Mädchen, in das mein Sohn sich verliebte, lebte in München

Ich verstehe mich nicht auf  Kunst. Darin bin ich noch ein Neuling

(bestehen in + A  = consistere in/di) Worin besteht der Unterschied hier? Darin, dass...

Das Haus, in dem (worin) er wohnt, braucht eine gründliche Sanierung.

MA: In wen hat sich deine Tochter vernarrt?

 

 

 

  

 

 

 

--------------------------------Diktate vom 8. Januar-----------------------------------

 

2. Jahr

Im Restaurant

Kellner: Guten Abend, haben Sie reserviert?

Gast: Ja, einen Tisch für zwei auf den Namen Müller.

Kellner: Bitte folgen Sie mir, ich bringe Sie zu Ihrem Tisch.

Gast: Vielen Dank.

Kellner: Darf ich Ihnen schon Getränke bringen?

Gast: Die Speisekarte bitte zuerst.

Kellner: Sehr gern.

Gast: Wir bestellen eine Flasche Weißwein und einen Liter Wasser bitte.

Kellner: Zum Essen haben Sie schon gewählt?

Gast: Ja, wir bekommen als Vorspeise zwei Mal die Suppe. Ist das Gemüsesuppe?

Kellner: Ja, Gemüsesuppe mit Karotten.

Gast: Sehr gut. Und anschließend als Hauptspeise nehmen wir ein Mal die Nudeln, ein Mal eine Pizza und einen Salat.

Kellner: Sehr gern. Möchten Sie Kartoffelsalat oder grünen Salat? gemischten Salat

Gast: Gern grünen Salat.

4. Jahr

(Aus: R. Musil, Die Amsel)

In diesen Nächten an der Front habe ich vorsichtig den Kopf  über den Grabenrand gehoben und das Panorama beobachtet. Da habe ich die Brentagruppe hell himmelblau in der Nacht gesehen. Und die Sterne waren groß und wie aus Goldpapier gemacht. Du musst versuchen, dir vorzustellen, wie schön das war. So schön ist nichts im gesicherten Leben. Wenn man immer nur zu Hause bleibt, erlebt man nichts, im normalen Alltag ist alles langweilig. Manchmal bin ich in der Nacht spazieren gegangen, weil ich Sehnsucht hatte. An solchen Orten hat man Zeit zum Nachdenken und man lernt die Gefahr wirklich kennen. Jeden Tag sterben Leute, soundso viele hundert, man rechnet die Toten so unpersönlich wie eine Versicherungsgesellschaft. Ein Menschenleben ist nicht viel wert. Die Toten sind nur Zahlen auf einem Blatt Papier.

 

 

-----------------------------------Unterricht vom 8. Januar 2024---------------------------------------

2. Jahr

Imperativo

a) imperativo forma di cortesia

3° persona plurale con inversione del pronome Sie, sempre preceduto o seguito da bitte: 

Sie sprechen laut = Lei parla / Loro parlano ad alta voce → Sprechen Sie, bitte laut!

Sprechen Sie bitte leise! (a bassa voce)

Sprechen Sie bitte Englisch o anche: Sprechen Sie Englisch, bitte!

Sprechen Sie bitte nicht so schnell (non così veloce)

Sprechen Sie bitte langsam! (lentamente)

Kommen Sie bitte mit mir. Kommen Sie bitte mit! (Venga con me!)

Gehen Sie bitte mit meinem Freund.

con verbi separabili, questi si separano

zuhören (verbo separabile) = stare ad ascoltare: hören Sie bitte zu! (stia a sentire)

aufmachen (aprire): machen Sie bitte das Fenster auf!

zumachen (chiudere): machen sie bitte die Tür zu!

 

forma negativa:

Sprechen sie bitte nicht!

Sprechen Sie bitte nicht laut!

Gehen Sie bitte mit meinem Freund nicht!

Machen Sie bitte das Fenster nicht auf!

Machen sie bitte die Tür nicht zu!

 

b) imperativo ‘militaresco’ (ordine non cortese che si indirizza a gruppi numerosi): semplice infinito

Aufmachen! (aprire!)

Mitkommen! (venire con noi/me!)

Aussteigen! (scendere!)

Aufstehen! (alzarsi!)

Rauskommen! (Herauskommen: uscire!) 

Reingehen !(Hereingehen: entrare!)

forma negativa:

Nicht aufmachen! (non aprire!)

Nicht aussteigen! (non scendere!)

 

c) imperativo 2° persona singolare

si coniuga alla 2° persona singolare del presente indicativo, si toglie il suffisso del presente e si inserisce di regola il suffisso -e (che tende a scomparire);  

lernen, du lernst (tu impari) → lerne! = impara!

arbeiten, du arbeistest → arbeite! = lavora

schreiben, du scheibst → schreib(e)!

hören, du hörst → höre = senti!

zuhören (stare ad ascoltare), du hörst … zu → hör(e) zu! = sta’ a sentire! (anche hör zu!)

aufmachen, du machst (das Fenster) auf → mach (das Fenster) auf!

con i verbi forti nessun suffisso

geben, du gibst,→ gib = dai, da’

sprechen, du sprichst → sprich! = parla!

sehen, du siehst → sieh! = vedi!

verstehen, du verstehst mich recht (mi capisci bene) → versteh(e) mich recht!

forma negativa:

Sprich nicht! (non parlare!)

schreib an deinen Freund nicht! (non scrivere al tuo amico!); schreib nicht an deinen Freund! (scrivi non al tuo amico [ma a qualcun altro])

versteh mich nicht falsch! = non capirmi male!

verbi separabili: si separa

aufpassen = fare attenzione → pass auf!

zuhören = stare a sentire, ascoltare: hör zu! = ascolta

 

d) imperativo 2° persona plurale

si coniuga alla 2° persona plurale del presente indicativo

gehen, ihr geht (voi andate) → geht! = andate!

lernen , ihr lernt → lernt! = imparate!

aufmachen, ihr macht (das Fenster) auf → macht (das Fenster) auf!

forma negativa:

geht nicht dort/ dorthin! = non andate là!

kommt nicht (hier)her! = non venite qui!

macht das Fenster nicht auf! = non aprite la finestra!

 

e) imperativo 1° persona plurale

si coniuga il verbo alla 1° persona plurale del presente con inversione del pronome personale wir:

wir gehen = andiamo → gehen wir!

wir steigen in diesen Zug ein = saliamo su questo treno → Steigen wir in diesen Zug ein!

forma negativa:

steigen wir in diesen Zug nicht ein! = non saliamo su questo treno! (steigen wir nicht in diesen Zug ein: non saliamo su questo [ma su un altro] treno), sondern in jenen Zug dort

 

in alternativa: infinito del verbo retto da lass uns (facci..: imperativo 2° persona del verbo lassen = lasciare, far fare). L’infinito retto da “lass” va sempre alla fine.

lass uns gehen! = andiamo (letteralmente: facci andare)!

lass uns das Fenster aufmachen = apriamo, facci aprire la finestra!

forma negativa:

lass uns nicht zurückbleiben! = non restiamo indietro (zurückbleiben = restare indietro)

lass uns die Tür nicht zumachen! non chiudiamo la porta!

 

 Tradurre

Posa il telefonino (das Handy) su questo tavolo.

Spegnere i cellulari! (spegnere = ausschalten) i cellulari = die Mobiltelefone

Per favore spengano i cellulari!

Si sieda su quella sedia.

Sedersi sulle sedie!

Non accendere il cellulare! (accendere = einschalten)

Entriamo (entrare = hineingehen) in questo ristorante!

Metta il bicchiere (das Glas) accanto alla bottiglia.

Non fumare! [cartello](fumare = rauchen)

Non fumare! [detto a una singola persona]

Non fumate!

Accendete la luce! (das Licht andrehen, einschalten)

Non accendete la luce!

Non accendere la luce!

Spenga la luce! (das Licht ausschalten)

Spegnere la luce!

Spegni la luce!

Cameriera (Fräulein), per favore porti (bringen) ancora (noch) un bicchiere.

Cameriere (Herr Ober), per favore porti ancora una sedia (der Stuhl).

Cameriera, per favore porti un coltello.

Karl, dammi quella bottiglia (dare = geben)

Fare attenzione! (aufpassen, Acht geben [auf + A])

Faccia attenzione al gradino! (die Stufe)

Fa’ attenzione al gradino!

Per favore, passatemi quel pane (passare, allungare= rübergeben, herübergeben, reichen)

Passare il pane! [detto a una comitiva]

Per favore mi passi il salino (der Salzstreuer)!

NB das Salz = il sale

der Salzstreuer = il recipiente spargisale (streuen = spargere, der Streuer = lo spargitore)

das Salzgefäß = la saliera (das Gefäß = il contenitore)

 

4. Jahr

Avverbi (particelle) pronominali (Erster Teil)

L’avverbio pronominale si riferisce: 

1. a un’intera proposizione (frase) esplicita:

bei etwas (D) bleiben = restare con / su qc

Alles ist falsch. Ich bleibe bei dem = resto su questo (che è tutto sbagliato)

Ich bleibe dabei, dass alles falsch ist.

Resto sul fatto che è tutto sbagliato. 

 

2. a una proposizione (frase) infinitiva:

sich gegen etwas wehren = opporsi a qc

verdächtig zu werden (essere sospettato), Er wehrte sich vehement gegen das = Si oppose con veemenza a questo (essere sospettato)

Er wehrte sich vehement dagegen, verdächtigt zu werden. 

 

3. a un singolo sostantivo:

für etwas (A) büßen = pagare per

Sie hat dieses Verbrechen (il delitto, crimine) begangen. Sie wird für ihr Verbrechen büßen (pagherà per il suo crimine)

Sie hat dieses Verbrechen begangen und dafür wird sie büßen.

Er besorgte sich einen Wagen. Er fuhr mit dem Wagen in die Stadt.

Er besorgte sich einen Wagen. und fuhr damit in die Stadt. 

Ich besaß drei Häuser. Ich habe eins von ihnen verkauft.

Ich besaß drei Häuser und habe eins davon verkauft.

 

3.1. Non si usa l’avverbio pronominale se il sostantivo si riferisce a una persona:

Fährst du mit deiner Schwester nach Schweden? Ja, ich fahre mit ihr (nicht: damit) nach Schweden. 

Ich kann mich auf meinen Freund verlassen. Kannst du dich wirklich auf ihn (nicht: darauf) verlassen? 

 

3.2. unica eccezione davon e darunter che possono riferirsi anche a persone

Ich musterte die Ankommenden und entdeckte unter ihnen / darunter endlich die Erwartete. 

(Passai in rassegna i / le sopravvenienti e infine scoprii tra di loro quella che aspettavo)

Sie hatten vier Söhne, aber nur einer von ihnen / einer davon konnte das elterliche Geschäft übernehmen. 

 

4. Non si usa avverbio pronominale se la preposizione si riferisce a una proposizione (frase) relativa: Du darfst über das (invece che: darüber ), was ich dir anvertraut habe, nicht sprechen. 

Du solltest von dem, was du verdienst, etwas zurücklegen (mettere da parte)

 

an das / daran (dran)

an was / woran

Sie suchten sich einen Tisch aus und setzten sich daran.

(sich erinnern an + A = ricordarsi di)

Erinnerst du dich an unsere erste Tagung? Ich kann mich noch kaum daran erinnern.

MA: Erinnern Sie sich an unseren alten Lehrer? Ich kann mich an ihn nicht erinnern

(denken an + A = pensare a) Woran denkst du?

Woran erinnerst du dich am liebsten?

Die Wand, woran das Bild hing, ist gestern eingestürzt.

MA: Der Schriftsteller, an den ich denke, ist längst tot.

An wen denken Sie? Ich denke an meinen alten verstorbenen Freund.

 

auf das / darauf

auf es / darauf

auf was / worauf

Der Boden, darauf das Haus gebaut wurde, ist brüchig (franoso).

(verzichten auf + A =  rinunciare a) Rauchen ist ungesund, aber er kann darauf nicht verzichten.

bestehen auf + A = insistere su) Er bestand darauf, seine Rede auf Englisch zu halten.

(gründen auf + A, sich stützen auf = basare, fondare, basarsi, fondarsi su) ich weiss nicht, worauf dein Anspruch gründet

Worauf stützt sich deine Vermutung? Sie stützt sich darauf, dass …

(sich freuen auf + A = rallegrarsi di qc di futuro, non veder l’ora di)

Ich freue mich seit Wochen auf unsere nächste Reise nach Australien.

Er freut sich auch darauf, einen Känguru aus der Nähe sehen und aufnehmen (fotografieren) zu können.

[Fortsetzung folgt: continua]

 

Übung

Ich erinnere mich noch an unser Treffen in Salzburg →   ich erinnere mich noch gerne daran.

Ich freue mich schon auf unsere nächste Reise nach Brügge → ich freue mich schon…

Ich denke oft an meinen früh verstorbenen Bruder → ich denke …

Ich weiß nicht, …. du denkst?

Wir suchen nach einer in der Stadtmittel gelegenen Wohnung. … sucht ihr?

Ich sah viele Menschen aus dem Kino rauskommen. - War meine deutsche Freundin unter…?

Er hatte zwei Äpfel mitgebracht und einen …. gab er mir.

 

Lesetext

Es war eine schreckliche Zeit, es war Krieg, und ich war an der Front. Ich habe an der Südgrenze gekämpft. Ich war in einem Sack, dem toten Winkel einer Kampflinie in Südtirol. Dort bin ich mit anderen Soldaten in einem Schützengraben auf der Cima della Vezzena gewesen.

Es war im Oktober, die Schützengräben waren voll Laub, der Caldonazzo-See war still und leuchtete blau, die Hügel lagen wie große welke Kränze da, wie Grabkränze, habe ich oft gedacht. Unten floss das Tal in die feindliche Weite. In der Nacht haben wir eine vorgeschobene Stellung

bezogen. Unsere Position lag so offen im Tal, dass man uns mit Steinen erschlagen konnte, aber man hat uns zu der Zeit lieber mit Artilleriefeuer getötet. Nach so einer Nacht hatten alle Soldaten einen sonderbaren Ausdruck, sie hatten den Kampf noch einmal überlebt, aber nach einigen Stunden hat man wieder normal ausgesehen. 

 

 

---------------------------------------------------Unterricht vom 18. Dezember -------------------------------------------------------------

2. Jahr

Tradurre (Übersetzen Sie, bitte)

1. Dove e quando ci incontriamo (treffen = incontrarsi)? Ci vediamo domani alle 9,15 alla stazione.

Dentro alla stazione? No, davanti (vor + D) alla stazione, vicino  al chiosco dei giornali (der Zeitungskiosk).

Va bene, domani vado alla stazione, accanto al chiosco dei giornali.

2. Devo andare a un posto di polizia. Dove si trova? Vada fino al semaforo, poi a destra, il posto di polizia è accanto alla posta.

3. Oggi mio figlio non va all’università, ma dal dottore.

 

Preterito (das Präteritum)

il preterito corrisponde al passato remoto, ma anche all’imperfetto italiani:  ich arbeitete = lavorai / lavoravo

a) preterito dei verbi deboli

infinito: wohnen, arbeiten

radice: wohn-, arbeit-

suffisso: te / ete ecc

coniugazione

ich wohnte     ich arbeitete

du wohntest   du arbeitetest

er wohnte       er arbeitete

wir wohnten   wir arbeiteten

ihr wohntet    ihr arbeitetet

sie wohnten   sie arbeiteten

 

coniugare perfetto dei verbi

stellen = collocare, legen = posare, machen = fare, schreiben = scrivere, setzen = posare, hören = udire, schauen = guardare

 

b) preterito e participio passato dei verbi forti

1) hanno il presente regolare

kommen – ich kam – ich bin gekommen = venire, io venni, io sono venuto

heben – ich hob – ich habe gehoben = sollevare, sollevai, ho sollevato

rufen – ich rief – ich habe gerufen = chiamare qualcuno (al telefono: anrufen: verbo separabile))

stehen – ich stand – ich bin gestanden = stare, stetti, sono stato (in piedi)

gehen – ich ging – ich bin gegangen = andare

sitzen – ich saß – ich habe gesessen = stare seduto

bitten – ich bat – ich habe gebeten = pregare (chiedere per favore: um + A)

liegen – ich lag – ich habe gelegen = posare (piatto)

beginnen – ich begann – ich habe begonnen = cominciare

finden – ich fand – ich habe gefunden = trovare

schneiden – ich schnitt – ich habe geschnitten = tagliare ecc

bleiben – ich blieb – ich bin geblieben = restare, rimanere

fließen – ich floss – er ist geflossen = scorrere

ziehen – ich zog -  ich habe / bin gezogen = tirare, trascinare (trans: haben); passare (intrans: sein)

tun – ich tat – ich habe getan = fare

lügen – ich log – ich habe gelogen = mentire

denken – ich dachte – ich habe gedacht = pensare

bringen – ich brachte – ich habe gebracht = portare (con movimento)

 

2) modificano anche la vocale radicale nella 2° e 3° persona singolare del presente indicativo

fangen - du fängst, er fängt – ich fing – ich habe gefangen = catturare, tu catturi, egli cattura, iol catturai, ho catturato

fallen – du fällst, er fällt – ich fiel – ich bin gefallen = cadere

schlafen – du schläfst, er schläft – ich schlief - ich habe geschlafen = dormire

ma ich bin eingeschlafen = mi sono addormentato, da: einschlafen

waschen – du wäschst, er wäscht – ich wusch – ich habe gewaschen = lavare

fahren – du fährst, er fährt – ich fuhr – ich bin gefahren = andare

ma se usato transitivo: ein Auto fahren = guidare un’auto, sarà ich habe das Auto meiner Frau gefahren = ho guidato l’auto di mia moglie

 

werden = diventare (verbo e ausiliare)

 

ich werde

du wirst

er / sie / es wird

wir werden

ihr werdet

sie / Sie werden

 

preterito

ich wurde

du wurdest

er wurde

wir wurden

ihr wurdet

sie wurden

 

participio passato: geworden – worden (quando, come ausiliare, regge altro verbo)

ich bin älter geworden = sono invecchiato (diventato più vecchio, alt → älter)

quando è ausiliare del passivo, il participio passato di werden è worden

er ist … worden = è stato…+participio passato: passato prossimo passivo  (vedi sotto § 2.2)

è stato visitato = er ist untersucht worden

mentre: fu visitato = er wurde untersucht

 

 

1) si usa come verbo principale:

er wird rot =  diventa rosso, arrossisce

er wurde rot = arrossì (lett: diventò rosso)

er ist rot geworden

werden Sie bitte nicht böse = per favore non si arrabbi

er wurde böse = si arrabbiò

er ist böse geworden = si è arrabbiato

 

2) si usa come ausiliare

werden si usa per il futuro, per il passivo e per il condizionale.

 

2.1) FUTURO

 werden si usa per il futuro, con l’infinito del verbo che esprime l’azione (in fondo alla frase)

 

ich werde heute mit meinem Rechtsanwalt sprechen =  parlerò oggi con il mio avvocato

mein Sohn wird morgen nach Deutschland fahren = mio figlio domani andrà in Germania

meine Frende werden in einem Gasthaus essen =  i miei amici mangeranno in una trattoria

ich werde das Buch wieder auf das Regal stellen = rimetterò il libro sullo scaffale

 

2. 2) PASSIVO

werden con il participio passato del verbo che esprime l’azione

il complemento di agente: se è essere animato von + D

se inanimato durch + A

 

der Weg wird durch den Schnee gedeckt = il sentiero viene coperto dalla neve

(nel passato prossimo passivo il participio di werden è worden)

 

der Weg ist durch den Schnee gedeckt worden = Il sentiero è stato coperto dalla neve

dieses Haus wurde von meinem Vater gekauft = questa casa fu comprata da mio padre

die Flasche ist von meinem Freund geleert worden = la bottiglia è stata vuotata dal mio amico

 

 

2.3) CONDIZIONALE

il condizionale in tedesco è una forma perifrastica che si forma con il congiuntivo di werden e l’infinito del verbo che esprime l’azione

congiuntivo presente di werden 

ich würde

du würdest

er würde

wir würden

ihr würdet

sie würden

 

ich würde gerne kommen = verrei volentieri

er würde ein Glas Wein trinken = berrebbe un bicchiere di vino

wir würden euch morgen besuchen = vi verremmo a  trovare domani

 

il condizionale può essere espresso, in certi verbi dal cosiddetto Konjunktiv 2  (che è un imperfetto congiuntivo) MA CHE FAREMO DOPO

sein: ich wäre piuttosto che ich würde ... sein = io sarei

haben: ich hätte gerne ein Glas Wein getrunken piuttosto che ich würde ... haben = io avrei voletieri bevuto un bicchiere di vino

wissen: ich wüsste keine Lösung piuttosto che ich würde ... wissen = io non  saprei alcuna soluzione

es gäbe noch eine Möglichkeit piuttosto che es würde ... geben = ci sarebbe ancora una possibilità

 

4. Jahr (vedi lezione dell' 11 dicembre)

 

 

 

 -------------------------------------------------Unterricht vom 11. Dezember ---------------------------------------

 

2. Jahr

 

 Ancora sull’uso delle PREPOSIZIONI 

 

an = a, accanto, su (moto verso luogo con ACCUSATIVO, stato in luogo con DATIVO)

 

auf = a, su, (moto verso luogo con ACCUSATIVO, stato in luogo con DATIVO)

 

neben = accanto (moto verso luogo con ACCUSATIVO, stato in luogo con DATIVO)

 

esempi

ich lege das Buch auf den Tisch ≠ das Buch liegt auf dem Tisch

ich stelle die Flasche neben das Glas /≠ die Flasche steht neben dem Glas

er setzt sich an den Tisch ≠ er sitzt am Tisch

 

in = in, dentro a (moto verso luogo ACCUSATIVO, stato in luogo DATIVO)

 

über = sopra (senza contatto), al di là di, oltre (moto verso luogo con ACCUSATIVO, stato in luogo con DATIVO) 

 

mit (sempre con DATIVO) = con (complemento di mezzo e di compagnia)

 

bis, bis zu (sempre con DATIVO) = fino a

 

zu + sempre con DATIVO = a (solitamente moto verso luogo, ma talvolta anche stato in luogo: zu Hause = a casa; compl di tempo con ricorrenze: zu Weihnachten = a Natale; zu Ostern = a Pasqua; zu deinem Geburtstag = per il tuo compleanno; compl di mezzo di locomozione: zu Fuß = a piedi, zu Pferde = a cavallo; complemento di scopo: zum Schreiben = per scrivere,  zur Strafe = per punizione ecc)

 

NB nella lingua parlata sempre e in quella scritta spesso:

in + das →  ins

in + dem →  im

an + das → ans

an + dem → am

auf + das → aufs

zu + dem → zum

zu + der → zur

 

an/auf

an indica contatto, ma laterale: am Tisch (a tavola, al tavolo), am Meer (al mare, sul mare)

auf indica quasi sempre a/su con contatto dall’alto

auf dem Wasser (sull’acqua)

auf der Straße (in strada, per strada, su strada)

auf dem Dach (sul tetto)

auf der Erde = a terra, per terra: auf die Erde fallen, auf der Erde liegen; auf der Erde (= sulla terra, in questo mondo); jdn unter die Erde bringen (= mandare qd sottoterra, all’altro mondo)

 

per l’uso di auf con luoghi pubblici, aperti vedi sotto 

 

uso delle preposizioni con luoghi pubblici e aperti 

ich fahre zum (zu + dem) Bahnhof = vado alla stazione (non si specifica se ci voglio anche entrare)

ich bin auf dem Bahnhof = sono alla stazione (non si specifica se sono proprio dentro)

ich bin im (in+dem) Bahnhof = sono dentro la / nella / in stazione

ich gehe in den Bahnhof = entro nella / in stazione

ich hole Sie am (an+dem) Bahnhof ab = La vengo a prendere alla stazione (non è ancora chiaro se dentro o solo davanti alla stazione)

der Zug hält an allen Bahnhöfen = il treno ferma a tutte le stazioni

 

ich gehe aufs (auf+das) Rathaus / zum Rathaus = vado al municipio 

ich bin auf dem Rathaus = sono al municipio

ich bin im Rathaus = sono in (dentro al) municipio

 

ich gehe auf die Polizeiwache / zur Polizeiwache = vado al posto di polizia 

ich bin auf der Polizeiwache = sono al posto di polizia

ich bin in der Polizeiwache = sono dentro al posto di polizia

 

ich gehe auf die Post / zur Post = vado alla posta

ich bin auf der Post = sono alla posta

 

ich gehe ins (in+das) Theater, ins Kino = vado a teatro, al cinema

ich bin im Theater = sono a teatro (auf dem Theater = sulla scena del teatro)

 

ich gehe zur (zu+der) Bushaltestelle = vado alla fermata dell’autobus

ich bin an der Bushaltestelle = sono alla fermata del bus

 

ich gehe zur Kirche = vado in chiesa 

ich gehe in die Kirche = entro in / nella chiesa

ich bin in der Kirche = sono in chiesa

 

ich gehe / fahre zur Schule = vado a scuola

ich gehe in die Schule = entro in / nella scuola

ich bin in der Schule = sono a/in scuola

 

ich gehe an die Uni = vado all’università

ich bin an der Uni = sono all’università

 

ich gehe ins Restaurant = vado al ristorante 

ich bin im Restaurant

 

ich fahre zum Flughafen = vado all’aereoporto 

ich fahre zum Hafen = vado al porto 

ich fahre zum Hafen = vado al porto 

ich bin am Hafen = sono al porto

das Schiff liegt im Hafen = la nave è nel/ in porto

das Schiff läuft aus dem Hafen aus = la nave esce dal / lascia il porto

  

ich gehe über die Straße = attraverso la strada

ich gehe auf die Straße = vado in strada

ich bin auf der Straße = sono in strada

 

 

4. Jahr

 

Lesetext: Gert Ledig, Vergeltung (Fortsetzung)

Zwei Frauen auf der anderen Seite der Friedhofsmauer ließen den Handwagen los und rannten über die Straße. Sie dachten, die Friedhofsmauer sei sicher. Darin hatten sie sich geirrt. 

In der Luft dröhnten plötzlich Motoren. Ein Pfeilregen von Magnesiumstäben bohrte sich zischend in den Asphalt. In der nächsten Sekunde platzten sie auseinander. Wo eben noch Asphalt war, prasselten Flammen. Der Handwagen wurde von der Luftwelle umgeworfen. Die Deichsel flog in den Himmel, aus einer Decke entrollte sich ein Kind. Die Mutter an der Mauer schrie nicht. Sie hatte keine Zeit dazu. Hier war kein Spielplatz für Kinder. 

[der Magnesiumstab = la barretta di magnesio: qui per bomba incendiaria

sich bohren = infilarsi, penetrare

auseinanderplatzen = esplodere, scoppiare

prasseln = crepitare

die Deichsel = il timone, manubrio

sich entrollen =  rotolare fuori]

Neben der Mutter stand eine Frau und brannte wie eine Fackel. Sie schrie. Die Mutter blickte sie hilflos an, dann brannte sie selbst. Von den Beinen herauf über die Unterschenkel bis zum Leib. Das spürte sie noch, dann schrumpfte sie zusammen. Eine Explosionswelle barst an der Friedhofsmauer entlang, und in diesem Augenblick brannte auch die Straße. Der Asphalt, die Steine, die Luft. 

[hilflos = impotente

der Unterschenkel = gamba (arto inferiore: dal ginocchio al piede, Oberschenkel = coscia 

zusammenschrumpfen = raggrinzirsi

bersten = esplodere]

Das geschah beim Friedhof. 

In ihm sah es anders aus. Vorgestern hatten die Bomben ausgegraben. Gestern wieder eingegraben. Und was heute geschehen würde, stand noch bevor. Selbst die Verfaulten in den Soldatengräbern wussten es nicht. Und die hätten es wissen müssen. Auf ihren Kreuzen stand: Ihr seid nicht umsonst gefallen. 

Vielleicht wurden sie heute verbrannt. 

[ausgraben = disseppellire, eingraben = seppellire]

 

Gert Ledig (1921-1999)

nasce a Lipsia, infanzia a Vienna

dal 1929 a Lipsia; studia da elettrotecnico, poi scuola privata per regista

nel 1939 si arruola volontario nella Wehrmacht

campagna di Francia come geniere, promosso sottufficciale

1941 fronte orientale

litigio con un superiore: assegnato a una compagnia di disciplina

estate 1942 ferito gravemente davanti a Leningrado

congedato e dichiarato inabile frequenta un corso per ingegnere marittimo

1945 lavora in una fabbrica di armamenti in Baviera

fine della guerra: entra nel Partito comunista

taglialegna e carpentiere, fallisce il tentativo di riprendere l’attività commerciale del padre

1951-53 interprete presso l’esercito americano

primo romanzo: Die Stalinorgel (1955, poi definito il miglior romanzo tedesco sulla Seconda Guerra Mondiale, viene accolto in BRD, positivamente in DDR: Anna Seghers)

Ledig invitato ad alcune manifestazioni della DDR, collabora alla radio della DDR, poi il suo progetto di trasferirsi fallisce perché pubblica sulla rivista Die Kultur (di Monaco) un articolo in cui simpatizza per il cattolicesimo.

il manoscritto del romanzo Die Kanonen von Korčula (ambientato ai tempi della Rivoluzione francese) viene respinto da diverse case editrici (sarà pubblicato nel 2019)

1957 Faustrecht (ambientato a Monaco nel 1945)

nel 1963 apre uno studio di ingegnere

 

-------------------------------------Unterricht vom 4. Dezember -----------------------------------------

1. Jahr

 

Hausaufgabe: Übersetzen

 

 Hausaufgabe: Übersetzen

1. Sua madre prima (zuerst) si lava le mani, poi (dann) gli lava i capelli.

Seine Mutter wäscht sich zuerst die Hände, dann wäscht sie ihm die Haare

Zuerst wäscht sich seine Mutter

2. Mi sono sbagliato e mi scuso del mio errore (das Irrtum)

Ich habe mich geirrt und entschuldige mich für mein Irrtum (meinen Fehler)

ich hab das falsch gemacht ... Fehler

3. Si interessa di letteratura tedesca, ma la letteratura italiana non lo interessa.

Er interessiert sich für deutsche Literatur, aber die italienische Literatur interessiert ihn nicht

4. Si è raffreddato, ha un po’ (ein wenig / ein bißchen) di febbre, ma non deve ancora andare dal dottore.

Er hat sich gestern  in Mailand wegen des Regens erkältet (und) hat ein wenig Fieber, aber (er) muss (immer) noch nicht zum Arzt gehen

Er ist schwer erkältet, hat ein wenig Fieber

Die Milch ist kalt geworden

der Schnupfen = raffreddore

sich einen Schnupfen holen, einen schnupfen bekommen, haben

verschnupft = raffreddato

Numerali ordinali

eins  → der erste

zwei (zwo)  → der zweite

drei  → der dritte 

vier → der vierte

fünf → der fünfte

sechs → der sechste

sieben → der siebte

acht → der achte

neun → der neunte

zehn = 10 → der zehnte

elf = 11 → der elfte

zwölf = 12 → der zwölfte

dreizehn = 13 → der dreizehnte

vierzehn → der vierzehnte

fünfzehn

sechzehn

siebzehn

achtzehn

neunzehn → der neunzehnte

zwanzig = 20 → der zwanzigste

einundzwanzig = 21 → der einundzwanzigste

zweiundzwanzig = 22

dreiundzwanzig = 23

….

neunundzwanzig = 29  → der neunundzwanzigste

dreißig = 30 → der dreißigste

einunddreißig = 31 der einunddreißigste

neununddreißig = 39 → der neununddreißigste

vierzig = 40  → der vierzigste

einundvierzig = 41 → der einundvierzigste

fünfzig = 50 → der fünfzigste

sechzig = 60 → der sechzigste

siebzig = 70 – der siebzigste

achtzig = 80 → der achtzigste

neunzig = 90 → der neunzigste

hundert = 100 → der hundertste

 

le date

an + numerale al DATIVO, se numero è seguito da punto per indicare che è numerale

il 20 dicembre = am 20. (zwanzigsten) Dezember

An welchem Tag wurdest du geboren? Che giorno sei nato?

Am 28. (achtundzwanzigsten) Februar

 

con il giorno della settimana:

an Montag, dem (oppure den) 4. (vierten) Dezember

 

che giorno è oggi?

den wievielten (Tag) haben wir heute?

Den zwanzigsten (Heute haben wir den zwanzigsten) 

(Heute haben wir) Den dreizehnten November

 

Wann treffen wir? Quando ci incontriamo?

Ci vediamo il 4 maggio = Wir treffen am 4. Mai (anche: den vierten Mai)

Ci vediamo lunedì 4 maggio alle tre = Wir treffen am Montag, dem vierten Mai (anche: am Montag, den vierten Mai) um drei (Uhr)

 

Quanto resti a Parigi? Wie lange bleibst du in Paris?

(Ich bleibe) vom 20. bis zum 25. Januar

(Ich bleibe) vom Montag dem 20. (zwanzigsten) bis zum Freitag dem 25. (fünfundzwanzigsten)

(oder auch = oppure) von Montag dem 20. (zwanzigsten) bis (zu) Freitag dem 25. (fünfundzwanzigsten)

 

nelle lettere o nei documenti

lunedì 4 dicembre 2023 = Montag, 4. Dezember (Montag, den vierten Dezember) zweitausend dreiundzwanzig

 

Deutsche Feste und Feiertage (2. Teil)

Das nächste wichtige Fest ist das Osterfest. Bei ihm wird an die Kreuzigung von Christus und an seine Auferstehung gedacht. Zu Ostern gibt es für Kinder Ostereier und Süßigkeiten.

Der 1. Mai ist ein Feiertag für die Rechte der Arbeiter. An diesem Tag demonstrieren die Gewerkschaften.

Am zweiten Sonntag im Mai wird der Muttertag gefeiert. Es ist ein Ehrentag für die Mütter. An diesem Tag bekommen sie Geschenke von den Kindern und werden verwöhnt.

Der Tag der Deutschen Einheit ist der Nationalfeiertag von Deutschland. Er wird am 3. Oktober begangen. Es wird an die Wiedervereinigung von Deutschland im Jahr 1990 gedacht.

Die Adventszeit feiert man an den vier Sonntagen vor Weihnachten. Bei den Familien gibt es einen Adventskranz mit vier Kerzen. Der Nikolaustag ist am 6. Dezember. In der Nacht zuvor kommt der Heilige Nikolaus zu den Kindern, um ihnen Süßigkeiten in die Schuhe zu stecken.

Es folgt das Weihnachtsfest, das zu Ehren der Geburt von Jesus Christus stattfindet. Es wird vom 24. bis zum 26. Dezember mit Geschenken und einem Weihnachtsbaum gefeiert.

Kurz darauf folgt Silvester am 31. Dezember. Das neue Jahr wird an diesem Tag um Mitternacht mit einem Feuerwerk begrüßt. Der nächste Tag heißt Neujahr und ist auch ein Feiertag.

 

4. Jahr

Lesetext: Beim Arzt (Fortsetzung)

 

3. Im Behandlungszimmer 

Arzt: Guten Morgen! 

Julia: Guten Morgen! 

Frau Hessen: Guten Morgen. 

Arzt: Guten Morgen, ich bin der Doktor Schmidt. Sie kommen aus dem Heim und kommen mit einer Patientin und… was… um was geht’s denn? 

Julia: Frau Hessen beklagt sich immer über Bauchschmerzen. 

Arzt: Okay. Wie lange ist denn die Frau Hessen schon in Ihrer Betreuung? 

Julia: Ja, seit anderthalb Jahren. 

Arzt: Seit eineinhalb Jahren. Und Frau Hessen, wie lange gehen denn die Bauchschmerzen? 

Frau Hessen: Die hab‘ ich jetzt seit einer Woche. 

Arzt: Hatten Sie denn früher schon Bauchschmerzen? 

Frau Hessen: Selten. 

Arzt: Selten…

Frau Hessen: Nicht so oft. 

Arzt: Wie ist denn der Stuhlgang [andare di corpo]? 

Frau Hessen: Mh, da hab‘ ich auch seit einer Woche etwas Probleme. 

Arzt: Das heißt, Sie haben Verstopfung [stipsi, stitichezza]? 

Frau Hessen: Ja. 

Arzt: Kriegt denn die Frau Hessen Abführmittel [lassativi] gelegentlich? Schauen Sie mal in ihrer Akte [incartamento: cartella (clinica)] nach. 

Julia: Ja, einmal am Abend. 

Arzt: Jeden Abend kriegt sie ein Abführmittel?

 Julia: Also, nach Bedarf. [secondo il bisogno, se necessario] 

Arzt: Nach Bedarf, okay. 

Julia: Genau. 

Arzt: Haben Sie denn Blut im Stuhl [sangue nelle feci] beobachtet? 

Frau Hessen: Nein, Blut hab‘ ich noch nicht gesehen. 

Arzt: Haben Sie denn erbrochen? [vomitato]

Frau Hessen: Auch nicht. 

Arzt: Auch nicht. Nimmt die Frau Hessen denn regelmäßig Medikamente? Wenn Sie das mal bitte nachschauen? 

Frau Hessen: Ja, schon. 

Julia: Ja, also sie nimmt einmal morgens Nebilet. 

Arzt: Ah, das heißt, bei Ihnen besteht ein Bluthochdruck [alta pressione sanguigna: ipertensione]? 

Frau Hessen: Ich glaube, schon, oder? 

Julia: Ja, genau. 

Arzt: Wird denn der Blutdruck regelmäßig gemessen? 

Julia: Ja. 

Arzt: Wie oft denn? 

Julia: Ja, zweimal am Tag und in der Regel ist er immer bei 140 zu 90. 

Arzt: Also, der Blutdruck ist gut eingestellt. Sie haben auch keinen Schwindel? [capogiri, vertigini: le gira la testa?]

Frau Hessen: Nein, Schwindel nicht. 

Arzt: Schwindel nicht. Nimmt die Frau Hessen denn sonst noch Medikamente? 

Julia: Nein.

Arzt: Nicht. Haben Sie bei der Betreuung der Frau Hessen… fällt Ihnen irgendetwas auf: nächtliche Unruhe zum Beispiel, oder Essensverhalten [abitudini alimentari]? Wie ist das… 

Julia: Nein, eigentlich alles ganz normal. 

Arzt: Also Sie können alles essen? Bis jetzt? 

Frau Hessen: Ja, aber am Abend esse ich lieber gerne gekochtes Gemüse… da vertrag‘ ich… 

Arzt: Okay. 

Frau Hessen: …das rohe nicht so. 

Arzt: Okay. Auf rohes Essen… auf rohe Kost haben Sie Blähungen? [lett. gonfiori: meteorismo, aria nella pancia] 

Frau Hessen: Ja, und dann kann ich nicht so gut schlafen. 

Arzt: Sind Sie schon mal am Bauch operiert worden? Wissen Sie das? 

Frau Hessen: Nein. Ich hab‘ nur zwei Kinder bekommen. Aber sonst… 

Arzt: Okay, okay, aber Bauchoperationen. 

Frau Hessen: Nein. 

Arzt: Ist denn in den letzten Jahren eine Bauchuntersuchung gemacht worden – Ultraschall [ecografia] oder Computertomografie [TAC] oder Darmspiegelung [colonscopia, Koloskopie]? 

Frau Hessen: Nein, aber ich bin schon mal untersucht worden, aber gegen was? Weiß ich nicht mehr so genau… 

Arzt: Steht denn irgendwas in den Akten drinnen?

 

Diktat (Aus: Gert Ledig, Vergeltung)

 

Als die erste Bombe fiel, schleuderte der Luftdruck die toten Kinder gegen die Mauer. Sie waren vorgestern in einem Keller erstickt. Man hatte sie auf den Friedhof gelegt, weil ihre Väter an der Front kämpften und man ihre Mütter erst suchen mußte. Man fand nur noch eine. Aber die war unter den Trümmern zerquetscht. So sah die Vergeltung aus

Ein kleiner Schuh flog mit der Bombenfontäne in die Luft. Das machte nichts. Er war schon zerrissen. Als die emporgeschleuderte Erde wieder herunterprasselte, begann das Geheul der Sirenen. Es klang, als beginne ein Orkan. Hunderttausend Menschen spürten ihr Herz. Die Stadt brannte seit drei Tagen, und seitdem heulten die Sirenen regelmäßig zu spät. Es war, als würden sie absichtlich so in Betrieb gesetzt, denn zwischen dem Zerbomben brauchte man Zeit zum Leben.

Das war der Beginn. 

Wörter

die Vergeltung = vendetta, ritorsione, rappresaglia; ricompensa, ripagamento

schleudern = lanciare, proiettare

ersticken = soffocare, asfissiare

zerquetschen = schiacciare

aussehen = avere l'aspetto, sembrare

zerreissen = lacerare, strappare

prasseln = crepitare, scoppiettare, qui: scrosciare

 

das Geheul = urlio; heulen = urlare, qui: suonare

etwas in Betrieb setzen = mettere in funzione qc

zerbomben = distruggere con le bombe

 

 

--------------------------------------Unterricht vom 27. November -----------------------------------------

2. Jahr

Zur Wiederholung (ripasso)

1) Verbi riflessivi

sich auskennen = orientarsi bene  (verbo forte: er kannte sich aus, er hat sich ausgekannt)

sich ausruhen = riposarsi

sich waschen = lavarsi  (er wusch, er hat sich gewaschen)

sich bücken = piegarsi

sich erholen = riprendersi (da malattia)

sich erkälten = raffreddarsi

sich irren = sbagliarsi

sich verirren = perdersi

 

ich ruhe mich aus             ich wasche mich 

du ruhst dich aus              du wäschst dich

er ruht sich aus                 er wäscht sich

wir ruhen uns aus             wir waschen uns

ihr ruht euch aus               ihr wascht euch

sie ruhen sich aus              sie waschen sich

 

 

2) verbi riflessivi con reggenza preposizionale (di, per ecc)

sich nach einer Sache (DATIVO) erkundigen = informarsi di una cosa

sich für eine Sache entschuldigen = scusarsi di una cosa

sich über eine Sache freuen = rallegrarsi di una cosa (che sta accadendo o è accaduta)

sich auf eine Sache freuen = rallegrarsi di una cosa (che si prevede)

sich vor einer Sache (DATIVO) fürchten = spaventarsi di qualcosa (die Furcht = la paura)

sich für eine Sache interessieren = interessarsi di una cosa

sich über eine Sache beschweren =  lamentarsi di una cosa

sich auf eine Sache konzentrieren = concentrarsi su una cosa

sich für eine Sache (anche: sich einer Sache GENITIVO) schämen = vergognarsi per una cosa, di una cosa

sich nach einer Sache (DATIVO) sehnen =  aver nostalgia di qualcosa

sich über eine Sache wundern = sorprendersi di qualcosa

 

3) verbi riflessivi che introducono una subordinata infinitiva

sich beeilen, eine Sache zu tun = affrettarsi a fare una cosa

sich entschließen, eine Sache zu tun = decidersi a fare una cosa

sich vorstellen, eine Sache zu tun = immaginarsi di fare una cosa

sich weigern, eine Sache zu tun = rifiutarsi di fare qualcosa

 

4) verbi riflessivi apparenti

ich → dativo mir

du → dativo dir

er, sie→ dativo sich  (non riflessivo: ihm, ihr)

wir → dativo uns

ihr → dativo euch

sie → dativo sich (non riflessivo: ihnen)

 

mi lavo le mani = io lavo a me le mani = ich wasche mir die Hände

er wäscht sich die Füße

 

NB : er wäscht sich die Haare = si lava i capelli

er wäscht ihm die Haare = gli (a lui) lava i capelli

er wäscht ihr die Haare = le (a lei) lava i capelli

 

sich über eine Sache Sorgen machen = preoccuparsi (farsi preoccupazioni) di una cosa

du machst dir über das Wetter keine Sorgen = tu non ti preoccupi del tempo

sich eine Sache vorstellen = immaginarsi una cosa

 

Tradurre

 Mi immagino il nuovo appartamento con tanti bei quadri alle pareti. (quadro = das Bild, das Gemälde)

Ich stelle mir die neue Wohnung mit vielen schönen Gemälden an den Wänden  (die Wände)

Come si immagina il suo viaggio in Germania?  

Wie stellen Sie Sich Ihre Reise nach Deutschland vor?

Wie stellst du dir die neue 

Wie stellt dein Sohn sich

Wie stellen wir uns die 

Mi sono informato del clima. 

Ich habe mich über das Klima informiert / nach dem Klima erkundigt

Non riesco ancora ad orientarmi in questa città.

Ich kann  mich in dieser Stadt immer noch nicht (zu recht finden) auskennen

zu recht = a ragione, a buon diritto

Er hat ihm das Geld  zu recht / zu Recht verweigert

Perché non ci preoccupiamo del cambiamento climatico? (der Klimawechsel)

Warum machen wir uns über den Klimawechsel keine Sorgen?

Keine Sorgen!

Mach dir  darüber keine Sorgen = non preoccuparti (di questo)

Machen Sie Sich (darüber) keine Sorgen

Ho nostalgia della mia vecchia macchina e mi lamento sempre della nuova.

Ich sehe mich nach meinem alten Auto und beschwere mich immer über das neue Auto (das neue)

  nach meinem alten Wagen   … über den neuen (Wagen)

 

Lesetext: Deutsche Feste und Feiertage (1. Teil)

In Deutschland werden viele Feste und Feiertage gefeiert. Das erste wichtige Fest im Jahr ist der Karneval. In dieser Zeit gehen die Menschen mit lustigen Kostümen auf die Straße. In Süddeutschland nennt man dieses Fest Fasching oder Fastnacht.

Man nennt in S dieses Fest K  nennen = nominare 

heißen 

Dieses Fest heißt in S Karneval

Man nennt diesen Schriftsteller den weisen (Sc

Dieser Schriftsteller heißt  der weise (Sc

Man nennt mich den Schweigsamen

Ich heiße Robert 

Das nächste wichtige Fest ist das Osterfest. Bei ihm wird an die Kreuzigung von Christus und an seine Auferstehung gedacht. Zu Ostern gibt es für Kinder Ostereier und Süßigkeiten.

Der 1. Mai ist ein Feiertag für die Rechte der Arbeiter. An diesem Tag demonstrieren die Gewerkschaften.

Am zweiten Sonntag im Mai wird der Muttertag gefeiert. Es ist ein Ehrentag für die Mütter. An diesem Tag bekommen sie Geschenke von den Kindern und werden verwöhnt.

Der Tag der Deutschen Einheit ist der Nationalfeiertag von Deutschland. Er wird am 3. Oktober begangen. Es wird an die Wiedervereinigung von Deutschland im Jahr 1990 gedacht. 

 

4. Jahr

Guida ai tre generi (continua: Fortsetzung)

3.  neutri 

3.1 molto spesso i sostantivi con suffisso  -nis (plur -nisse)

verstehen = capire, der Verstand = intelletto, ingegno → das Verständnis = la comprensione

bedürfen = avere bisogno → das Bedürfnis = il bisogno, necessità; 

erleben = vivere qualcosa, avere esperienza di qualcosa → das Erlebnis = l’esperienza vissuta (vedi sopra: die Erfahrung); 

denken (verbo forte: ich dachte = io pensai, pensavo, ich habe gedacht = ho pensato) → das Gedächtnis = la memoria; 

sich ergeben = risultare → das Ergebnis, das Resultat = il risultato; 

geheim = segreto (aggettivo) → das Geheimnis = il segreto;

geschehen = accadere, avvenire → das Geschehnis = l’avvenimento

 

ma kennen = conoscere, die Kenntnis (plur die Kenntnisse) = la conoscenza (nel senso di nozione)

verderben = rovinare → die Verderbnis (plur die Verderbnisse) = la corruzione, depravazione

 

3.2. quasi sempre i verbi sostantivati (e quindi scritti con iniziale maiuscola):

wissen = conoscere → das Wissen = la conoscenza; das Gewissen = la coscienza; 

sich verhalten = comportarsi → das Verhalten = il comportamento; 

schweigen = tacere → das Schweigen = il silenzio;

 

ma: gefallen = piacere, mentre der Gefallen = il piacere come favore e come godimento [piacere di gusto, alimento, bevanda: schmecken (+D) → der Geschmack = il gusto]; 

das gefällt mit gut

das gefüllt mir schlecht / nicht gut / nicht

das schmeckt mir

das schmeckt mir nicht

das schmeckt mir nicht besonders

Hat’s geschmeckt?

 

3.3. solitamente neutro il suffisso -tum (plur. -tümer)

der Bürger = il cittadino, ma anche il borghese → das Bürgertum = la borghesia (come classe)

das Alter = l’età, ma anche era, epoca (das Zeitalter) → das Altertum = l’antichità (come epoca storica) das klassische Altertum

der Priester = il sacerdote → das Priestertum = il sacerdozio

der König = il re → das Königtum = la monarchia (≠ il regno = das Königreich)

ma: reich = ricco → der Reichtum (plur die Reichtümer) = la ricchezza

 

3.4. sempre neutri gli aggettivi sostantivati (senza suffissi heit, keit, ung) che indicano un astratto:

bös = cattivo, malvagio →  das Böse = il male (concetto astratto) ≠ die Bösheit = la malvagità (di qualcuno); 

neu = nuovo → das Neue = il nuovo; 

alt = vecchio → das Alte (il vecchio, le cose vecchie) ≠ das Alter (l’età, la vecchiaia) ≠ der Alte, ein Alter, die Alten (il vecchio, un vecchio, i vecchi: aggettivo sostantivato

 

4. suffisso -e  può essere femminile, maschile o anche neutro

4.1. femminile: die Waffe = l’arma; die Stimme = la voce, die Beschwerde = il disturbo, malanno, ma anche reclamo; die Wolle = la lana; die Welle, die Woge = l’onda; die Sonne = il sole; die Wiese = il prato; die Seife = il sapone; die Straße = la strada; die Bühne = il palcoscenico; 

femminili se deriva da aggettivo: gut = buono → die Güte = la bontà; warm = caldo → die Wärme = il calore, schwach = debole → die Schwäche = la debolezza; müde = stanco, mühsam = faticoso → die Mühe = la fatica; stark = forte → die Stärke = la fortezza  (come virtù, mentre l’edificio: die Festung)); ruhig = silenzioso, tranquillo → die Ruhe = il silenzio la quiete; 

o da verbo: lehren = insegnare → die Lehre = l’insegnamento; helfen = aiutare → die Hilfe = l’aiuto; lieben = amare → die Liebe = l’amore; sich sorgen = preoccuparsi, curarsi di → die Sorge = la preoccupazione, la cura; fragen = chiedere → die Frage = la domanda, richiesta; suchen (nach + D) = cercare → die Suche = la ricerca; lügen = mentire → la menzogna; teilnehmen (an + D) = partecipare, prendere parte a → die Teilnahme = la partecipazione, condivisione; reisen = viaggiare → die Reise = il viaggio; (be)strafen = punire → die Strafe = la pena, multa (Geldstrafe); 

4.2. altrimenti maschili = der Hirte = il pastore, der Bote = il messo, der Sklave = lo schiavo; der Schnee = la neve; der Friede = la pace; der Gedanke = il pensiero;

che in gran parte rientrano nella cosiddetta declinazione debole:

der Hirte, des Hirten, dem Hirten, den Hirten, plur die Hirten

der Bote, des Boten, dem Boten, den Boten, plur die Boten ecc

mentre der Gedanke / der Gedanken rientra nella categoria dei terminanti in -el, -en, -er (gen. Sing. +s), plur invariati: der Gedanke / der Gedanken, des Gedankens, dem Gedanken, plur die Gedanken

idem per der Friede /der Frieden, des Friedens, dem Frieden, plur die Frieden

4.3. neutro: das Interesse = l’interesse

aggettivi sostantivati (vedi sopra: § 3.4.) 

 

Lesetext: Beim Arzt

 

 

1. Am Telefon

Sprechstundenhilfe: Praxis Dr. Schmidt. Was kann ich für Sie tun? 

Julia: Guten Morgen, hier spricht Julia Meixner. Ich möchte gerne wissen, ob ich heute bei Dr. Schmidt einen Termin für Frau Hessen ausmachen könnte. Sie hat Bauchschmerzen. Sprechstundenhilfe: Moment bitte, lassen Sie mich nachschauen. Also, am Vormittag haben wir leider nichts mehr frei. Ginge es auch am Nachmittag? 

Julia: Ja, das ist kein Problem. 

Sprechstundenhilfe: Da haben Sie Glück - wir haben noch einen freien Termin um 14.30 (Uhr.)

die Uhr

um halb drei (Uhr)

frei = libero

frei = kostenlos = gratis

Eintritt (ist) frei (freier Eintritt)  freie / freies

ich habe eine freie Eintrittskarte

Würde Ihnen das passen?

der Anzug / das Kleid passt mir gut  / passt mir nicht

passen = andar bene 

Julia: Ja, danke, das passt. Auf Wiederhören! 

Sprechstundenhilfe: Okay, auf Wiederhören!

 

2. In der Arztpraxis 

Julia: Guten Tag, wir haben einen Termin bei Dr. Schmidt um 14.30 Uhr, ich habe heute angerufen.

Sprechstundenhilfe: Auf welchen Namen, bitte? 

Julia: Frau Maria Hessen. 

Sprechstundenhilfe: Ich schau‘ schnell nach. Ah, ja, und ist die Anschrift denn noch aktuell? 

schauen = ich schaue

Julia: Ja, ja, die Adresse stimmt noch. 

die Stimme = la voce (suono della voce)

stimmen

Das stimmt 

Nein, das stimmt nicht 

Sprechstundenhilfe: Gut. Haben Sie die Gesundheitskarte von Frau Hessen dabei? 

Julia: Hier, bitte. 

Sprechstundenhilfe: Dankeschön. So, es dauert noch einen Moment. Bitte, nehmen Sie Platz im Wartezimmer, ich rufe sie. 

Julia: Danke

der Augenblick = attimo, istante, momento

die Nase = der Gesichtsenker-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

 

 

 

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Convegni, congressi, conferenze

2018

11-12 ottobre, Università di Genova, Dipartimento di Lingue e Culture moderne, convegno internazionale “Deutsch übersetzen und Dolmetschen”, intervento Zur Übersetzung der Neidhartspiele ins Italienische 

2017

20-23 aprile: Università di Wroclaw (POL), Institut für Germanistik der Universität Wroclaw, convegno internazionale “Rezeption von Texten der Mittleren deutschen Literatur in den europäischen Literaturen 1400-1750. Fünfte Arbeitstagung”, intervento Ungleiche Übersetzungstätigkeit als Indiz für asymmetrische deutsch-italienische Kulturbeziehungen in der Frühen Neuzeit  (pubblicato negli Atti)

2-4 maggio: Università di Padova, Dipartimento di studi linguistici e letterari, convegno internazionale "Acquisition through Translation: The Rise of the Vernacular in Early Modern Europe – Übersetzen und Übersetzungen in dem Europa der Frühen Neuzeit: ihr Beitrag zur Entstehung einer Nationalkultur – Volgarizzare, tradurre e costruire le letterature nazionali nell’Europa della prima età moderna”, conferenza di apertura dei lavori dal titolo Il contributo dell'editore Georg Müller di Francoforte e del traduttore Johann Makle alla ricezione della letteratura italiana in Germania nel XVII secolo, pubblicata in Atti

24 ottobre, Biblioteca universitaria di Genova, nell’ambito dell’incontro “Caporetto: una storia (non solo) italiana”, intervento dal titolo Caporetto raccontata dai “nemici” 

17-18 novembre, Istituto italiano di Studi Germanici, Roma, convegno internazionale “Reformation des Glaubens, Reformation der Künste”, intervento Luthers Stellung zur Theatertätigkeit pubblicato in Atti

2016

5-6 aprile: Università di Trento, Dipartimento di Lettere e Filosofia: convegno internazionale “Animali parlanti. Letteratura, teatro, canzone”, intervento Quando gli animali entrano in politica: su alcuni antiporta delle traduzioni del Principe di Machiavelli pubblicato in Atti in versione tedesca

2015

23 gennaio: Biblioteca Universitaria di Genova, sede di via Balbi 40 (Hotel Colombia): “Berge in Flammen di L. Trenker, dal romanzo al film: la guerra vista dagli austriaci”, intervento Introduzione a Berge in Flammen di Luis Trenker

11 febbraio: Biblioteca Universitaria di Genova, sede di via Balbi 40 (Hotel Colombia): incontro “Orizzonti di gloria: dal romanzo di H. Cobb al film di Stanley Kubrick”, Introduzione a Orizzonti di gloria di Humphrey Cobb

14 febbraio: Biblioteca internazionale di Rapallo, Villa Tigullio, Parco Casale: incontro “Grande Guerra e Letteratura”, intervento Letteratura di guerra in Germania e in Austria: Remarque e Trenker

12 marzo: Accademia Ligure di Scienze e Lettere, Genova, Palazzo Ducale, Piazza Matteotti 5: incontro “Grande Guerra e letteratura: Gran Bretagna, Francia, Germania, Stati Uniti”, intervento L'uccisione del nemico in testi tedeschi sulla Prima Guerra Mondiale: Jünger, Renn, Remarque

16-19 aprile: Università di Palermo, Dipartimento di Scienze Umanistiche: convegno internazionale “Die Bedeutung der Rezeptionsliteratur der Frühen Neuzeit (1400-1750). Vierte Arbeitstagung”, intervento Mutmaßungen über Cesar: Cesare Borgia im deutschsprachigen Roman des 20. und 21. Jahrhunderts pubblicato in Atti

26 maggio: Università di Genova, Dipartimento di Lingue e Culture moderne: tavola rotonda “Alludere all'indicibile, raccontare l'indicibile: poesia e narrativa sulla Prima Guerra mondiale”, intervento Libri contro: le reazioni a Remarque pubblicato in Atti

2013

novembre 2012-febbraio 2013: membro del comitato scientifico della Mostra “Il Principe di Niccolò Machiavelli e il suo tempo 1513-2013”, promossa dall'Istituto dell'Enciclopedia Italiana Treccani e da Aspen Institute Italia sotto l'alto patronato del Presidente della Repubblica (Roma, salone centrale del Vittoriano, 25 aprile - 16 giugno 2013)

9-12 maggio: Hundisburg (GER) convegno internazionale “Die Bedeutung der Rezeptionsliteratur für Bildung und Kultur der Frühen Neuzeit. Zweite Arbeitstagung”, intervento Ein domestizierter Machiavell? Zur Rolle der Übersetzung in der Aneignung und Adaptation ausländischer Texte am Beispiel der ersten deutschen Principe-Übersetzung pubblicato in Atti

29 maggio: Torino, Fondazione Luigi Firpo. Centro studi sul pensiero politico: Seminario “Presenza e usi strumentali di Machiavelli nell'Inghilterra del Cinquecento e del Seicento” presieduto da E. Baldini, intervento Ricezione, volgarizzazione, divulgazione del Principe

21-23 novembre: Otto-Friedrich-Universität Bamberg (GER): Convegno “Giovanni Boccaccio. Italienisch-deutscher Kulturtransfer von der Frühen Neuzeit bis zur Gegenwart”, intervento Wie man zum frevelhaften Missbrauch des Parmesankäses kommen und wozu dieser führen kann. Zur ersten deutschen Übersetzung des Corbaccio pubblicato in Atti

2012

26-27 settembre: Mosca (Fed. Russa): Convegno “Rileggendo Machiavelli: alle origini della scienza moderna. Idee e pratica politica attraverso paesi e secoli”, intervento Quale Machiavelli? Sulle traduzioni del Principe pubblicato in Atti

21 novembre: Padova, Collegio Morgagni, per il ciclo “Il grande secolo italiano. La cultura italiana fuori d'Italia fra Cinque e Seicento”, conferenza La prime traduzioni tedesche del Principe

2011

23-27 marzo: Eisenstadt (AU), Convegno “Die Bedeutung der Rezeptionsliteratur für Bildung und Kultur der Frühen Neuzeit”: intervento Die deutschen Übersetzungen von Ferrante Pallavicinos Divortio celeste im 17. Jahrhundert pubblicato in Atti

5-7 maggio: Genova, Convegno “Libertinismo erudito e pensiero anticonformista. Genova nell'Europa del Seicento”, intervento Un successo editoriale: le traduzioni tedesche del Divortio celeste di Ferrante Pallavicino pubblicato in Atti

7 luglio: Genova, giornata di studio “Palazzo Serra e i suoi proprietari”, intervento La battaglia di Austerlitz nel De bello germanico di Gian Carlo Serra pubblicato in “Quaderni di Palazzo Serra”, 27 (2015)

6-8 ottobre: Imperia: Convegno “Da Ulisse a... In viaggio verso le Terre Felici”, intervento La partenza per la Terra Santa in alcuni canti crociati tedeschi

2010

30 giugno – 7 agosto: Varsavia (POL), Convegno “Vielheit und Einheit der Germanistik weltweit”, nella Sezione “Aufgaben und Erforschung der mittleren deutschen Literatur bzw. Der Kulturgeschichte der Frühen Neuzeit” intervento Überlegungen zu Tod und Töten in Kriegserlebnis und Kriegsdarstellung in der deutschen Literatur der Frühen Neuzeit pubblicat in Atti.

7-9 ottobre: Imperia, Convegno “Da Ulisse a... Il viaggio aereo tra fantasia e realtà”, intervento I voli di Faust

2009

12 febbraio: Genova, tavola rotonda “Lo spazio della battaglia” organizzata dal Centro di Studi sulle Arti, l’Architettura e la Letteratura del Manierismo e del Barocco, intervento Lo spazio della battaglia nella letteratura tedesca dal Medioevo all’Età Moderna.

25-26 marzo: Genova, Convegno di Studi “Oltre lo sguardo: la fisiognomica e lo studio della natura umana”, intervento Il bello, il brutto e il cattivo: appunti per una tipologia dell’antieroe nei testi letterari.

2008

21-22 febbraio: Genova, convegno “Sulle ali del sogno: tra scienza, arti, filosofia e storia”, intervento Messa in scena e messa in sogno: sul Prinz Friedrich von Homburg di H. von Kleist pubblicato in Atti.

30 settembre: Genova, organizzazione e moderazione del convegno “Traduzione e divulgazione: le prime traduzioni del Principe in Età Moderna”

2007

21 marzo: Bad Arolsen (GER), Steinerner Saal im Residenzschloß, conferenza Joachim Christoph Nemeitz als möglicher Übersetzer von Machiavellis Principe

25-28 settembre: München/Tutzing (GER): Convegno internazionale “Machiavellismus in Deutschland – Chiffre von Kontingenz, Herrschaft und Empirismus in der Neuzeit”: intervento: Text – Übersetzung – bildiche Übetragung. Zur Ikonografie der Lehre Machiavellis pubblicato in Atti

1-3 ottobre: Imperia, VIII Convegno internazionale “Da Ulisse a… Il viaggio in treno tra storia e memoria”, intervento “Il treno (non) era in orario. Riflessioni su treni, puntualità e tedeschità che sarà stampato in Atti

2006

5-8 ottobre 2006: Roma, Convegno internazionale “Drammaturgia della crisi alla fine del Rinascimento”, intervento La sconfessione di consigliere ed esecutore nella tragedia barocca tedesca pubblicato in Atti

2005

8-9 settembre: Torino, convegno “Machiavellismo e machiavellismi nella tradizione politica europea (secoli XVI-XIX). Una prima ricognizione”, intervento Le traduzioni tedesche del Principe nella prima età moderna

6-8 ottobre: Imperia, VI convegno internazionale “Da Ulisse a… Il viaggio negli abissi marini tra immaginazione e realtà”, intervento: Abissi, profondità e superficie nella guerra sottomarina del secondo conflitto mondiale: Das Boot di L.-G. Buchheim pubblicato in Atti

2003

14-22 settembre: Montserrat (Catalogna, SPA), XXXI "Internationales Mediävistisches Colloquium", intervento "waz sol daz swert in dîner hant?" Zur Darstellung des schönen und doch nicht schwachen Geschlechts in der höfisch-ritterlichen Literatur

13-15 novembre: Palermo, convegno internazionale “Deutsche Kultur und Islam am Mittelmeer”, intervento Zur Funktion der Türkei in den Dramen Daniel Caspers von Lohenstein pubblicato in Atti

2002

9-16 settembre: Patsch/Innsbruck (AU), XXX "Internationales Mediävistisches Colloquium", intervento Zur Rolle des Pilatus im Innsbrucker Osterspiel. eine Frage der Vergangenheitsbewältigung?, poi pubblicato in "Derek. judaica urbinatensia", 2003/1

10-12 ottobre: Imperia, Convegno Internazionale "Da Ulisse a... Il viaggio per mare nell'immaginario letterario e artistico", intervento Fortunatus, ossia della fatica di viaggiare per mare. Appunti sul viaggio marittimo nella letteratura tedesca, poi pubblicato in Atti

2001

5-8 settembre: Roma, Convegno internazionale "Satira e beffa nelle commedie europee del Cinquecento", intervento Vincentius Ladislaus, ovvero tutte le qualità di un cortigiano sciocco pubblicato in Atti

2000

18-25 settembre: Bäregg (CH), XXVIII "Internationales Mediävistisches Colloquium"

1999

20-27 settembre: Evora (POR), "XXVI. Mediävistisches Colloquium", intervento Urjâns ungehiure: Überlegungen zur Sein-Schein-Problematik und zur Kalokagathie bei Wolfram, poi pubblicato su “Prospero”, VII (2000)

1998

4-6 settembre: Anagni, "XXII Convegno internazionale: Vita cittadina nel teatro tra Cinque e Seicento": intervento La città come fucina e luogo scenico nel Fastnachtspiel di Norimberga. una ricognizione, poi pubblicato in Atti

1997

25 settembre-2 ottobre: Sestri Levante, "XXV. Mediävistisches Colloquium", intervento Kriemhilds Schönheit, poi pubblicato in versione rimaneggiata su un numero monografico di "Chloe"

1995

aprile: Genova, seminario interdisciplinare "La Prima Guerra Mondiale: Storia, Arte e Scrittura", intervento su I condizionamenti storici e materiali dell'esperienza bellica (pubblicato in numero monografico dei "Quaderni del DLLSM Genova"

1994

28-30 aprile: Cairo Montenotte, convegno "Il ruolo della narrativa nella formazione del pensiero criminologico", intervento Dal trionfo della 'ratio' alla vittoria della 'inordinatio': il romanzo giallo di Dürrenmatt, poi pubblicato in Raccontare delitti, a cura di J. Birkhoff, A. Verde, A. Francia, Milano, Franco Angeli, 1999

 

Elenco dei corsi tenuti

 

a.a. 2016-17

Letteratura e cultura tedesca II (annuale): 1 Unità didattica (36 ore): Se Hitler è tornato: la letteratura come mezzo per fare i conti con il passato che ritorna;

2 Unità didattica (18 ore): Alle radici della cultura tedesca: Lutero e Federico II di Prussia

Letteratura e cultura tedesca Lauree Magistrali mod. 1 (36 ore): Neidhart e i Neidhartspiele

Letteratura e cultura tedesca Lauree Magistrali mod. 2 (36 ore): Die ersten deutschen Principe-Übersetzungen

 

a.a. 2015-16

Letteratura e cultura tedesca II anno (semestrale: 36 ore): Politica e teatro nel Medioevo: i drammi di Neidhart.

Letteratura e cultura tedesca Lauree Magistrali mod 2. (2 semestre): 1 Unità didattica (18 ore) Einführung in die Dramenanalyse an Hand von Kleists Amphitryon; 2 Unità didattica (18 ore): Dalla rivoluzione sognata al sogno della rivoluzione. Teatro e restaurazione in Austria nel primo Ottocento: Grillparzer, Der Traum ein Leben

Lingua tedesca I LM (30 h 2 semestre): 1. Unterrichtseinheit: Auf dem Weg zum heutigen Deutsch. 2. Unterrichtseinheit: Einführung in die historische Idiomatik

 

a.a. 2014-15

Letteratura tedesca e cultura II anno (semestrale: 36 ore): 1 Unità didattica (36 ore) “Una generazione distrutta dalla guerra anche se sfuggì alle granate”: Niente di nuovo sul fronte occidentale di E. M. Remarque e la nascita del romanzo di guerra.

2 Unità didattica (ulteriori 18 ore): “Il mio cuore e il mio corpo vogliono separarsi”. Esperienza vissuta e poesia nelle poesie tedesche delle crociate.

Letteratura e cultura tedesca III anno (semestrale: 36 ore): “Da soldato e da uomo”: La Montagna magica di Thomas Mann come danza macabra del “mondo di ieri”.

Letteratura tedesca per LM (semestrale: 36 ore: Il dramma del reduce nella letteratura tedesca dei due dopoguerra: Hinkemann e Draußen vor der Tür

 

a.a. 2013-14

Letteratura e cultura tedesca I anno (semestrale: 36 ore): Eroi di carne, eroi di carta: letteratura e figure identitarie nella cultura tedesca. Il principe di Homburg di H. von Kleist

Letteratura e cultura tedesca II anno (annuale): 1 Unità didattica: Realtà sociale, finzione letteraria e mito nel Canto dei Nibelunghi.

2 Unità didattica (ulteriori 18 ore): I primi gialli di F. Dürrenmatt

Letteratura e cultura tedesca Lauree Magistrali (semestrale: 36 ore)): Text, Übersetzung, Buch. Zur abenteuerlichen Geschichte der ersten gedruckten deutschen Principe-Übersetzung

 

a.a. 2012-13

Letteratura e cultura tedesca II anno (semestrale: 36 ore): 1 Unità didattica: Spettri, vampiri e Doppelgänger: i Racconti Notturni di E.T.A. Hoffmann

2 Unità didattica (ulteriori 18 ore): Cenni di storia della lingua tedesca, il Frühneuhochdeutsch: da Lutero ad Adelung

Letteratura e cultura tedesca III anno (semestrale: 36 ore): Alle origini del romanzo moderno: la Courasche di Grimmelshausen

Letteratura e cultura tedesca Lauree Magistrali (semestrale: 36 ore: Il Parzival di Wolfram von Eschenbach

 

a.a. 2011-12

Letteratura e cultura tedesca II anno (semestrale: 36 ore): Il Don Carlos di Schiller: dramma familiare, dramma politico, dramma dell'amicizia

Letteratura e cultura tedesca III anno + Lauree Magistrali (semestrale: 36 ore): Introduzione alla tragedia slesiana: il Leo Armenius di Andreas Gryphius

Letteratura e cultura tedesca II+III+ Lauree Magistrali (2 semestre: 18 ore): Schachnovelle di Stefan Zweig

Letteratura e cultura tedesca Laurea Magistrale in Letterature comparate (2 semestre: 18 ore): Autopsia di un testo: la prima traduzione tedesca a stampa del Principe di Machiavelli

 

a.a. 2010-2011

Letteratura e cultura tedesca I anno (semestrale, 36 ore): La storia rivisitata: F. Dürrenmatt, Romolo il Grande

Letteratura e cultura tedesca LM I e II anno (semestrale, 36 ore): Una danza macabra del XX secolo: Der Zauberberg, miti e ideologie di morte

 

a.a. 2009-2010

Letteratura e cultura tedesca III anno (semestrale, 36 ore): Farsa della giustizia o giustizia della farsa? Considerazioni su Der Zerbrochne Krug di H. von Kleisr

Letteratura tedesca medievale (= Letteratura tedesca per Lauree Specialistiche: semestrale, 36 ore): Alle radici della sensibilità moderna: il Canto d’Amore cortese in area tedesca

Letteratura e cultura tedesca I anno (semestrale, 36 ore): Una “vacanza micidiale”: Thomas Mann, La morte a Venezia

 

a.a. 2008-2009

Letteratura tedesca e cultura III anno (semestrale, 36 ore): Dalla rivoluzione sognata al sogno della rivoluzione. Teatro e restaurazione in Austria nel primo Ottocento: Grillparzer, Der Traum ein Leben)

Letteratura tedesca medievale (= Letteratura tedesca per Lauree Specialistiche) (semestrale, I e II anno, 36 ore): La partenza del cavaliere: ruolo maschile e ruolo femminile nell’Erec di Hartmann von Aue.

Letteratura e cultura tedesca I anno (semestrale 36 ore ): Guerra, cultura e testo letterario: Niente di nuovo sul fronte occidentale di E.M. Remarque

 

a.a. 2007-2008

Letteratura tedesca III anno (semestrale, 36 ore): Cenni sul dramma storico tedesco (Schiller: Maria Stuart; Kleist: Prinz von Homburg)

Letteratura tedesca per Lauree Specialistiche) (semestrale, I e II anno 36 ore): Text, Übersetzung, Buch. Zur abenteuerlichen Geschichte der ersten gedruckten deutschen Principe-Übersetzung.

Letteratura e cultura tedesca I anno (semestrale, 36 ore): Introduzione al testo letterario: i Racconti notturni di E.T.A. Hoffmann

 

a.a. 2006-2007

Letteratura tedesca III anno (semestrale, 36 ore): Dal dramma “borghese” al dramma della borghesia: il “bürgerliches Trauerspiel” in Germania. Significato, origini, valenze.

Letteratura tedesca medievale (= Letteratura tedesca per Lauree Specialistiche)) (semestrale, I e II anno, 36 ore): Approccio filologico al gioco letterario: il Parzival di Wolfram von Eschenbach.

Letteratura e cultura tedesca I anno (semestrale, 36 ore): Introduzione al testo letterario: il Werther di Goethe

 

a.a. 2005-2006

Letteratura tedesca III anno (semestrale, 36 ore): Alle radici dell’uomo moderno: crisi dell’identità e della conoscenza nelle commedie di Kleist

Storia della lingua tedesca (semestrale, III anno, 30 ore): La traduzione anonima del Principe di Machiavelli: un giallo culturale del primo Settecento.

Letteratura e cultura tedesca I anno (semestrale, 36 ore): Lo specchio del giallo: Dürrenmatt (Il giudice e il suo boia, Il sospetto)

 

(a.a. 2004-2005 congedo per motivi di studio)

 

a.a. 2003-2004

Letteratura e cultura tedesca I anno (semestrale, 36 ore): Percorsi attraverso la cultura tedesca: sostrato germanico, influsso latino, eredità prussiana.

Storia della lingua tedesca (semestrale, III anno): Istituzionale + Nibelungenlied.

Letteratura tedesca medievale (1 semestre, 30 ore): Introduzione alla letteratura medievale: modello di approccio ai testi;

Letteratura tedesca medievale (2 semestre, 30 ore): Il Nibelungenlied

 

a.a. 2002-2003

Letteratura e cultura tedesca II anno (semestrale, 30 ore): Alle radici della cultura tedesca: Arminio, Lutero, Federico II

Letteratura e cultura tedesca II anno (semestrale, 30 ore) Dalla storia alle storie: Michael Kohlhaas e Hermannsschlacht di Kleist

 

a.a. 2001-2002

Letteratura e cultura tedesca II anno (semestrale, 30 ore): Letteratura e cultura in Germania dalle origini al 1800

Letteraturae cultura tedesca II anno (semestrale, 30 ore): Il testo teatrale: Schiller, I masnadieri

 

a.a. 2000-2001

Lingua e Letteratura tedesca D (annuale III anno, 60 ore): modulo introduttivo (genere romanzesco); modulo storico-letterario (sviluppo romanzo fino XVIII sec); modulo monografico (Grimmelshausen, Simplicissimus)

Storia della lingua tedesca (annuale, III e IV anno, 60 ore): modulo istituzionale + modulo storico-letterario + modulo monografico (mutuati da Letteratura tedesca D)

 

a.a. 1999-2000

Lingua e Letteratura tedesca A (annuale, I anno, 60 ore): modulo culturale (le caratteristiche costitutive della cultura tedesca); modulo linguistico (etimologia); modulo letterario (introduzione al testo letterario: Schiller, Maria Stuart)

a.a. 1993-94

Lingua e Letteratura tedesca A (corso annuale per III e IV anno): politica e sommossa nel teatro tedesco del XVII secolo; Seminario letture (Gryphius, Leo Armenius e Carolus Stuardus; Weise, Masaniello)

 

a.a. 1998-99

Storia della lingua tedesca (annuale, 60 ore): La lingua della narrazione: dal romanzo cortese al primo romanzo borghese (XII-XVI sec.); Seminario “Sprichwörter und idiomatische Redewendungen”

 

a.a. 1997-98

Storia della lingua tedesca (annuale, III e IV anno, 60 ore): La lingua della scena: dal teatro religioso medievale al teatro dello Sturm und Drang; Seminario “Etimologia”

Lingua e letteratura tedesca (annuale, I e II anno): I primi drammi di Fr. Schiller

 

a.a. 1996-97

Storia della lingua tedesca (annuale, III e IV anno, 60 ore): La lingua cortese cavalleresca + Seminario “Historische Idiomatik”

Lingua e letteratura tedesca (annuale, I e II anno, 60 ore) Grimmelshausen e le origini del romanzo tedesco moderno

 

a.a. 1995-96

Lingua e Letteratura tedesca A (annuale, I e II anno, 60 ore): Nibelungenlied e Parzival; Seminario Introduzione al testo letterario

 

a.a. 1994-95

Lingua e Letteratura tedesca A (annuale, I e II anno, 60 ore): E.T.A Hoffmann maestro del brivido; Seminario: Introduzione al testo letterario: Remarque, Im Westen nichts Neues

 

 

Elenco pubblicazioni 

2023

Su ali di dromedario: I voli del negromante nella “Historia von D. Johann Fausten”, in: Menschen und Handeln im Zeichen transkulturellen Denkens. Festschrift für Laura Auteri, hrsg. von N. Barrale, A. Di Bella, S. Hoffmann, M. Weerning, Lausanne, Berlin […], Peter Lang 2023, pp. 343-356 (= Jahrbuch für Internationale Germanistik, Reihe A, Bd. 148: ISSN 071-8320; ISBN 978-3-0343-4606-1)

2021

Luthers Stellung zur Theatertätigkeit in: Reformation des Glaubens, Reformation der Künste, hrsg. von Massimiliano Villa und Barbara Sasse, Roma, Istituto Italiano di Studi Germanici, 2021, pp. 51-61 (ISBN 978-88-95868-4-79)

 

2020

Sull’uso di miti e personaggi classici ne La montagna magica di Thomas Mann,  in “Bérénice. Rivista di studi comparati e ricerche sulle avanguardie”, 59 (2020), pp. 49-68 (ISBN 9798599182610)

Il contributo dell’editore Georg Müller di Francoforte e del traduttore Johann Makle alla ricezione della letteratura italiana in Germania nel XVII secolo, in: Acquisition through Translation. Towards a Definition of Renaissance Translation, ed. by A. Petrina, F. Masiero, Turnhout, Brepols, 2020, pp. 313-344 (= The Medieval Translator / Traduire au Moyen Age, Volume 18; ISBN978-2-503-58954-1, DOI 10.1484/M.TMT-EB.5.120271)

Rezension: Karoline Freund, Der Theatermonolog in den Schauspielen von Hans Sachs und die Literarisierung des Fastnachtspiels, Tübingen, Narr Francke, 2018, in “Jahrbuch für Internationale Germanistik”, 52 (2020), Hft. 1, pp. 261-267

 

2019

La Terra Santa in alcuni “canti crociati” tedeschi, in “Itineraria”, 18 (2019), pp. 35-48 (ISBN 978-88-8450-954-3)

Il funzionario tra “Beruf” e vacanza: l’Italia vista da Rudolph von Delbrück, in: La Prussia in viaggio. Dalle armi alle arti, a cura di Nicoletta Dacrema, Venezia, Marsilio, 2019, pp. 51-62 

Heinrich Wittenwiler, L’Anello. Poemetto svizzero dell’inizio del XV secolo.Testo e traduzione di passi scelti con introduzione e note di Roberto De Pol, Aircuzio, Virtuosa-Mente (gruppo editoriale Castel Negrino), 2019, pp. 194

 

2018

 

Luther und Machiavell. Asymmetrische Kulturbeziehungen als Folge divergierender Weltanschauungen, in: M. Czarnecka, A. Noe, H.-G. Roloff (Hrsg.), Die Bedeutung der Rezeptionsliteratur für Bildung und Kultur der Frühen Neuzeit.Beiträge zur fünften Arbeitstagung in Wroclaw (April 2017), Bern […], Peter Lang, 2018, pp. 249-269 (= Jahrbuch für Internationale Germanistik, Reihe A, Band 131)

Linguaggio e funzioni della paura nei romanzo tedeschi della Prima Guerra mondiale, in: Voci della paura, a cura di Sandra Isetta, Genova, Erredi, 2018, pp. 243-276 (= FuturAntico, vol. 13)

La traduzione tedesca de La Segreteria di Apollo di Antonio Santacroce e il contributo dell’editore Georg Müller di Francoforte alla ricezione della letteratura italiana in Germania nel XVII secolo, in “Bibliothecae.it”, 6 (2017), 2, pp. 285-306

 

2017

La prima traduzione tedesca a stampa del Principe di Machiavelli, in “Culture del testo e del documento”, 53 (2017), pp. 131-156

Das Tier als „politischer Mensch“ in den Frontispizen einiger Principe-Übersetzungen, in: Animali parlanti. Letteratura, teatro, canzoni, a cura di Caterina Mordeglia, Firenze, Edizioni del Galluzzo, 2017, pp. 103-119 (ISBN 978-88-8450-804-1)

Rudolf von Delbrück, in: Nicoletta Dacrema (a cura di), Prussiani in Italia (1701-1866). Viaggiatori o spie?, Milano, Franco Angeli, 2017, pp. 35-43 (ISBN 978-88-917-6083-8)

 

2016

Leone e volpe nella tragedia tedesca del Seicento. Sulle tracce di una ricezione, in: Natura ed etologia dall'antichità al Rinascimento, a cura di Stefano Pittaluga, Genova, Erredi, 2016, pp. 113-131 (= Pubblicazioni del DARFICLET, Terza serie, n. 248) (ISBN 978-88-6705-434-3)

Innescare la bomba: la prima versione tedesca de «La semplicità ingannata» di Arcangela Tarabotti, Du labyrinthe à la toile / Dal labirinto alla rete, Publifarum, n. 26, pubblicato il 31/05/2016, consultato il 15/06/2016, url: http://publifarum.farum.it/ezine_articles.php?id=341

Gli uomini erano usciti dalle case...”. Lo spazio della battaglia, in: Dove dimorano gli eroi. La casa all'ombra del Simbolo, a cura di S. Isetta, Genova, Erredi, 2016 (= FuturAntico, vol. 11) pp. 47-64 (ISBN 978-88-95023-15-1)

Mutmaßungen über Cäsar: Cesare Borgia im deutschsprachigen Roman des 20. und 21. Jahrhunderts, in: Die Bedeutung der Rezeptionsliteratur für Bildung und Kultur der Frühen Neuzeit (1400-1750) IV. Beiträge zur vierten Arbeitstagung in Palermo (April 2015), hrsg. von L. Auteri, Alfred Noe und H.-G. Roloff, Bern, Berlin, Peter Lang 2016, pp. 122-196 (= Jb für Internationale Germanistik, Reihe A – Bd 126) (ISBN 978-3-0343-2196-9)

 

2015

Ser Neidhart e la beffa della violetta. Drammi tedeschi medievali scelti, tradotti e commentati da Roberto De Pol. Con una postfazione di John Margetts, Aircuzio, Gruppo editoriale Castel Negrino, 2015, pp. 183 (ISBN 978-8898500-10-9)

Gian Carlo Serra, storico, e il mito di Austerlitz, in “Quaderni di Palazzo Serra”, 27 (2015) pp. 25-40 (ISSN: 1970-0571)

Confect mit Parmesan Käs“. Zur ersten deutschen „Übersetzung“ des Corbaccio, in: Ingrid Bennewitz (Hrsg.), Giovanni Boccaccio. Italienisch-deutscher Kulturtransfer von der frühen Neuzeit bis zur Gegenwart, Bamberg, University of Bamberg Press, 2015, pp. 77-102 (= Bamberger Interdisziplinäre Mittelalterstudien, Bd. 9) (ISBN 978-3-86309-380-8)

Libri contro: autori e romanzi contro Remarque, in: L'indicibile: Grande Guerra e letteratura. Ideazione e progetto scientifico di M. Bürger-Koftis, Genova 2015, pp. 245-257 (= Quaderni di Palazzo Serra, 28, 2015) (ISSN 1970-0571)

Besprechung: Alberto Martino, Le metamorfosi del picaro. La ricezione della picaresca nell'area di lingua tedesca (1555/1562-1753), Pisa-Roma, Fabrizio Serra, 2013, in “Daphnis”, 43 (2015), Hft. 1, pp. 283-297

 

2014

«O Dienst! O Schiff! O Sturm! O Schiffbruch an dem Land!». Nave e naufragio nei Trauerspiele di Gryphius e di Lohenstein, in I linguaggi del mare, a cura di Sandra Isetta, Genova, Erredi 2014, pp. 165-180 (= FuturAntico, vol. 9) (ISBN 978-88-95023-22.9) ISSN 1825-4098

Gli occhi di Ipazia. Kulturkampf e anacronismi nella Hypatia di Fritz Mauthner, in: Figure di Ipazia, a cura di G. Sertoli, Roma, Aracne 2014, pp. 81-101 (=Studi e testi di Palazzo Serra, 3) ISBN 978-88-548-7155-7

Un grande successo editoriale. Sulle traduzioni tedesche del Divortio celeste di Ferrante Pallavicino nel XVII secolo, in: Pensiero anticonformista e libertinismo erudito nel Seicento. Il crocevia genovese. A cura di A. Beniscelli, L. Magnani, A. Spiriti, Manziana (Roma), Vecchiarelli Editore, 2014, pp. 95-122

Ein domestizierter Machiavell. Zur Rolle der Übersetzung in der Aneignung und Adaptation ausländischer Texte am Beispiel der ersten deutschen Principe-Übersetzung, in: Die Bedeutung der Rezeptionsliteratur für Bildung und Kultur der Frühen Neuzeit (1400-1750) II. Beiträge zur zweiten Arbeitstagung in Haldensleben (Mai 2013). Hrsg. von A. Noe und H.-G. Roloff, Bern […], Peter Lang, 2014, pp. 195-228 = Jahrbuch für Internationale Germanistik, Reihe A. - Bd 116 (ISBN 978-3-0343-1466-4)

Le due prime traduzioni tedesche della Vita di Castruccio di Machiavelli, in „Culture del testo e del documento“, 15 , n. 44 (maggio-agosto 2014) pp. 73-107 (ISSN 1593-5698)

anche in: P. Innocenti, M. Rossi, Bibliografia delle edizioni di Nicolò Machiavelli: 1506-1914, vol. II: 1605-1700 istorico, comico e tragico, Firenze, Vecchiarelli, 2016, pp. 103-121 (ISBN: 88-8247-393-8)

Non era uno stupido nel guarire le ferite”. Da Galvano guaritore a Galvano chirurgo, in „Anthropos&Iatria“, XVIII (2014), n. 1, pp. 7-13

voce “Anti-Machiavel – Saggio sul Principe, nato dalla collaborazione tra Federico II di Prussia e Voltaire”, in: Machiavelli. Enciclopedia machiavelliana. Direttore scientifico: Gennaro Sasso. Condirettore scientifico: Giorgio Inglese, Roma, Istituto dell'Enciclopedia italiana fondato da G. Treccani, 2014, pp. 67-71 (ISBN 978-88-12-00520-8)

recensione a: Alberto Martino, Le metamorfosi del picaro. La ricezione della picaresca nell'area di lingua tedesca (1555/1562-1753), Pisa-Roma, Fabrizio Serra, 2013, in “La Rassegna della letteratura italiana” 118, N. 2 (luglio-dicembre 2014), pp. 620-623

 

 2013

Vorwort: Benutzungshinweise zur Lektüre einer Übersetzung, in: Chr. A. von Lenz, Der Fürst des Nicola Machiavell (erste deutsche Übersetzung, 1692). Kritisch herausgegeben von Joachim Gerdes. Mit einem Vorwort von R. De Pol und einem Nachwort von Serena Spazzarini, Sandersdorf-Brehma, edition scriptum 2013, pp. 7-23 (ISBN 978-3-94064-20-2)

«Fede» nel Principe di Machiavelli e in alcune sue traduzioni tedesche della Prima Età moderna, in J. Gerdes (ed)., Lingua e Diritto. La Lingua della Legge, la Legge nella Lingua, Publifarum, n. 18, pubblicato il 13/03/2013, consultato il 14/03/2013 url: http://publifarum.farum.it/ezine_articles.php?id=241

Fußballspiel und Knüppelschläge: Zur Vermittlung der italienischen Kultur in der Leidener deutschen Übersetzung der Ragguagli di Parnaso von Boccalini. In: Mittlere deutsche Literatur und Italien. Beiträge zu Ehren von Emilio Bonfatti. Hrsg. von F. Masiero, Bern [usw], Lang, 2013, S. 205-227 (ISBN 978-3-0343-1407-7)

Quale Machiavelli? Su alcune traduzioni del Principe, in: Rileggendo Machiavelli. Idee e pratica politica attraverso paesi e secoli. A cura di Mark Youssim, Mosca 2013, pp. 111-126 (ISBN 978-5-94067-280-7)

Besprechung: Christiane Solte-Gresser, Spielräume des Alltags. Literarische Gestaltung von Alltäglichkeit in deutscher, französischer und italienischer Erzählprosa (1929-1949), Würzburg, Königstein und Neumann, 2010 ( = Saarbrücker Beiträge zur vergleichenden Literatur- und Kulturwissenschaft, Bd. 50) in “Jahrbuch für Internationale Germanistik”, 45 (2013), Hft. 1, S. 180-184

2012

Zu den deutschen Übersetzungen von Ferrante Pallavicinos Il Divortio celeste, in Die Bedeutung der Rezeptionsliteratur für Bildung und Kultur der Frühen Neuzeit (1400-1750). Beiträge zur ersten Arbeitstagung in Eisenstadt (März 2011) hrsg. von Alfred Noe und Hans-Gert Roloff, Bern […], Peter Lang 2012, pp. 343-366 (= Jahrbuch für Internationale Germanistik Reihe A – Band 109)

Überlegungen zum Töten im Krieg in literarischen Darstellungen vom Mittelalter bis zur Frühen Neuzeit, in Franciszek Grucza (Hrsg.), Aufgaben der Erforschung der Mittleren Deutschen Literatur bzw. der Kulturgeschichte der Frühen Neuzeit
Autofiktion. Neue Verfahren literarischer Selbstdarstellung. Klassische Moderne-Schwellen. Akten des XII. Internationalen Germanistenkongresses Warschau 2010
 Vielheit und Einheit der Germanistik weltweit, Frankfurt am Main, Berlin, Bern, Bruxelles, New York, Oxford, Wien, 2012, S. 67-70 (ISBN 978-3-631-63208-6) Reihe: Publikationen der Internationalen Vereinigung für Germanistik (IVG)- Band 8

Besprechung: A.E. Baldini, L'educazione di un principe luterano. Il Furschlag di J. Eberlin tra Erasmo, Lutero e la sconfitta dei contadini. Edizione critica […], Milano 2010, in “Jahrbuch für Internationale Germanistik”, XLIV (2012), Hft. 1, pp. 173-176

 

2010

Dall’archeologia all’impegno politico: Ebers e il romanzo storico tedesco, in “Anthropos&Iatria” XIII, fasc. 4 (2010), pp. 65-70

Text – Übersetzung – bildliche Übertragung: Zur Ikonographie der Lehre Machiavellis, in: C. Zwierlein, A. Meyer (Hrsg.), Machiavellismus in Deutschland. Chiffre von Kontingenz, Herrschaft und Empirismus in der Neuzeit, München, Oldenbourg, 2010, S. 179-189 (= Beihefte der Historischen Zeitschrift, 51)

The First Translations of Machiavelli’s Prince. From the Sixteenth to the First Half of the Nineteenth Century. Edited by R. De Pol, Amsterdam-New York, Rodopi, 2010, 329 pp.

Translation and Circulation: Introduction to a research project, in The First Translations, pp. 15-23

Una vacanza micidiale: la „morte“ a Venezia di Thomas Mann, in: Serena Spazzarini (a cura di), Studi di letteratura e linguistica dedicati a Anna Lucia Giavotto, Genova 2010, pp. 51-62 (= „Quaderni di Palazzo Serra“, XVIII)

 

2009

Joachim Christoph Nemeitz und sein “politisch” entworfenes Italienbild, in “Jahrbuch für Internationale Germanistik”, XL (2009), Heft 2, pp. 55-64

La fortuna dei generi classici 'tragedia' e 'commedia' nel teatro tedesco del Seicento, e I generi classici 'tragedia' e 'commedia' nel teatro di Dürrenmatt, in: Il lessico della classicità nella letteratura europea moderna, vol. I/2: La letteratura drammatica: la commedia, Roma: Istituto della Enciclopedia Italiana 2009, pp. 801-809 e 1041-1043

Messa in scena e “messa in sogno”: sul Prinz von Homburg di Heinrich von Kleist, in: P. A. Rossi, I. Li Vigni, E. Miconi (a cura di), Sulle ali del sogno, Milano-Udine: Mimesis 2009, pp. 247-257

Zum anonymen Übersetzer von Machiavellis Principe. Eine Ermittlung, in Marija Javor Briski, Mira Miladinovic Zalaznik, Stojan Bracic (Hrsg.), Sprache und Kultur durch das Prisma der Interkulturalität und Diachronizität. Festschrift für Anton Janko zum 70. Geburtstag, Ljubliana, Slovenke germanistične Študje, 2009, pp. 247-271

Sinfonia d’orrore. E.T.A. Hoffmann e la letteratura orrifica, “Quaderni di Palazzo Serra” XVII (2009), pp. 7-14 (ISSN 1970-0571)

Besprechung: Kultur der Kommunikation. Die europäische Gelehrtenrepublik im Zeitalter von Leibniz und Lessing. Hrsg. von U. J. Schneider. Wiesbaden: Hassarowitz 2005. S. 364 (= Wolfenbütteler Forschungen. Bd. 109), in “Jahrbuch für Internationale Germanistik”, XLI (2009), Hft. 1, pp. 168-172

 

2008

La fortuna dei generi classici ‘tragedia’ e ‘commedia’ nella letteratura tedesca dalle origini al 1600 e Il dialogo in area tedesca dalle origini al 1600, in: Il lessico della classicità nella letteratura europea moderna, vol. I/1: La letteratura drammatica. Tragedia e dialogo, Roma: Istituto della Enciclopedia Italiana 2008, pp. 153-164 e 435-438

Die ersten deutschen Übersetzungen von Machiavellis Principe, in: E. Bonfatti, H. Jaumann, M. Scattola (Hrsg.), Italien und Deutschland. Austauschbeziehungen in der gemeinsamen Gelehrtenkultur der frühen Neuzeit, Padova, Unipress 2008, pp. 315-336

 

2007

Io o lui”: l’uccisione del nemico in testi letterari tedeschi dal Medioevo all’età moderna, in.”Anthropos&Iatria”, XI, fasc. 2 (2007), pp. 88-96

Della sua propria colpa si lava col nostro sangue”: la sconfessione di consigliere ed esecutore nella tragedia slesiana, in: Libidine dei potenti e angoscia dei vinti. Drammaturgia della crisi alla fine del Rinascimento. Centro Studi sul teatro medievale e rinascimentale, XXX Convegno internazionale Roma 5-8 ottobre 2006. A cura di M. Chiabò – F. Doglio, Roma 2007, pp. 303-318

Abissi, profondità e superficie nella guerra sottomarina del secondo conflitto mondiale: Das Boot di L.-G. Buchheim, in: Da Ulisse a… Il viaggio negli abissi marini tra immaginazione e realtà. Atti del VI Convegno Internazionale (Imperia 76-7-8 ottobre 2005) a cura di G. Revelli, Pisa: ETS 2007, pp. 551-558

 

2006

Nicolai Machiavelli Lebens- und Regierungs-Maximen eines Fürsten (1714). Kritisch hrsg. von R. De Pol, Berlin: Weidler 2006 (= Translatio, Bd. 2), pp. 221

 

2005

Zur Funktion der Türkei in den Dramen Daniel Caspers von Lohenstein, in: Deutsche Kultur und Islam am Mittelmeer. Akten der Tagung Palermo, 13.-15. November 2003. Hrsg. von L. Auteri und M. Cottone, Göppingen: Kümmerle 2005, S. 175-185 (= Göppinger Arbeiten zur Germanistik, Nr. 725)

 

2004

Storie da marinai: l’oltremare meraviglioso nella letteratura tedesca medievale, in: Da Ulisse a… Il viaggio nelle terre d’oltremare. Atti del convegno internazionale (Imperia 9-10-11 ottobre 2003), a cura di G. Revelli, Pisa: ETS 2004, pp. 51-56

 

2003

Zur Rolle des Pilatus im Innsbrucker Osterspiel. Eine Frage der Vergangenheitsbewältigung?, in "Derek. judaica urbinatensia", 2003/1, pp. 73-83

Fortunatus, ossia della fatica di viaggiare per mare. appunti sul viaggio marittimo nella letteratura tedesca, in: Da Ulisse a... Il viaggio per mare nell'immaginario letterario ed artistico.Atti del Convegno Internazionale (Imperia 10-11-12 ottobre 2002), a cura di G. Revelli, Pisa: Edizioni ETS 2003, pp. 113-127

Lebens– und Regierungs-Maximen eines Fürsten. Die erste gedruckte deutsche Übersetzung des Principe, in “Daphnis”, 32 (2003) Hft. 3-4, pp. 559-610

 

2002

Vincentius Ladislaus ovvero "Tutte le qualità di un cortigiano sciocco", in: Satira e Beffa nelle Commedie Europee del Rinascimento. Roma 6-9 settembre 2001, a cura di M. Chiabò - F. Doglio, Roma: Edizioni Torre d'Orfeo 2002, pp. 237-250

Un forzato del viaggio: Saverio in 'Seelenarbeit' di Martin Walser, in: Da Ulysses a 2001: Odissea nello spazio. Il viaggio come motivo artistico nel XX secolo. Atti del Convegno Internazionale (Imperia 11-13 ottobre 2001), a cura di G. Revelli, Pisa: Edizioni ETS 2002, pp. 105-110

 

2000

J. Rist, Germania anelante la pace, a cura di R. De Pol. Traduzione di R. De Pol e M. Gobber, Tirrenia (Pisa): edizioni Del Cerro 2000 (= Eirenikon, 10)

Urjans "ungehiure".Überlegungen zur Sein-Schein-Problematik und zur Kalokagathie bei Wolfram, in "Prospero", VII (2000), pp. 53-64

 

1998

Il secondo Cinquecento da Lutero a Fischart, in: Storia della civiltà letteraria tedesca, diretta da M. Freschi, Torino: Utet 1998, vol. I, pp. 174-198

Il Seicento, in: Storia della civiltà letteraria tedesca, diretta da M. Freschi, Torino: Utet 1998, vol. I, pp. 199-277

La città come fucina e luogo scenico nel 'Fastnachtspiel' di Norimberga tra XVI e XVII secolo. Una ricognizione, in: Vita Cittadina nel Teatro fra Cinque e Seicento. Anagni 4-5-6 settembre 1998, a cura di M. Chiabò - F. Doglio, Roma: Edizioni Torre d'Orfeo 1999, pp. 229-238

 

1997

Il testo tradito. Su due traduzioni da E.T.A. Hoffmann, in "Bollettino dell'Istituto di Lingue Estere" (Facoltà di Economia, Univ. di Genova), n. 16 (1997), pp. 44-49

Condizionamenti storici e materiali della letteratura di guerra nella prima guerra mondiale, in: M. Bacigalupo, R. De Pol (a cura di), Grande Guerra e Letteratura, Genova: Tilgher 1997, pp. 11-36 (= Quaderni del DLLSM, 9)

Schöne "vâlandinne" und femme fatale. Von Kriemhilds Schönheit, in: N. Bachleitner, A. Noe und H-G. Roloff (Hrsgg), Beiträge zur Komparatistik und Sozialgeschichte der Literatur. Festschrift für Alberto Martino, Amsterdam/Atlanta: Rodopi 1997, pp. 423-444 (=Chloe, 26)

 

1996

Il Bello, il Brutto e il Cattivo: note su tipologia di eroe e antieroe in 'Die Asiatische Banise' di Ziegler, in La "Guirlande" di Cecilia. Studi in onore di Cecilia Rizza, Bari: Schena-Nizet 1996, pp. 431-440

Böse und häßlich: Bemerkungen zur Typologie des Gegenspielers in Heinrich Anshelm von Zieglers 'Asiatischer Banise', in "Juni. Magazin für Literatur & Politik", 24 (1996), pp. 111-121

 

1994

Hans Sachs' Neidhart mit dem feyel und die dramatisierte Neidhartlegende, in "Daphnis. Zeitschrift für mittlere deutsche Literatur", XXIII/4 (1994), pp. 665-674 [Germ 1995/2 p. 498]

Bella e infedele: su alcuni problemi di traduzione posti da testi tedeschi medievali, in "Cultura Tedesca", 2 (dicembre 1994), pp. 209-213

 

1993

Der aventiure meine. Proposte di approccio filologico a testi medievali, Genova: La Quercia 1993, pp. 239

Passi nel buio. Ricognizione sulla letteratura orrifica, in: AA.VV., Indiscrete presenze. Forme dell'orrore soprannaturale in letteratura, a cura di M.R. Cifarelli e R. De Pol, Alessandria: Dell'Orso 1993, pp. 7-36

Besprechung: A. Wichert, Literatur, Rhetorik und Jurisprudenz im 17. Jahrhundert. Daniel Casper von Lohenstein und sein Werk. Eine exemplari­sche Studie (Studien und Texte zur Sozialgeschichte der Literatur 32), Tübingen: Niemeyer 1991, in "IASL", XVIII (1993), pp. 219-225

 

1990

Cominciando dal nome: ipotesi su Neidhart von Reuental, in "Quaderni del Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere Moderne" (Genova), III (1990), pp. 67-88

Der Teufel in Parnasso: Boccalinis 'Ragguagli' in der deutschen Literatur des 17. Jahrhunderts, in: Beiträge zur Aufnahme der italienischen und spanischen Literatur in Deutschland im 16. und 17. Jahrhundert, hrsg. von A. Martino, Amsterdam: Rodopi 1990, pp. 109-131 (= Chloe, Bd. 9)

recensione: A. Kerdelhué, Lohengrin. Analyse interne et étude critique des sources du poème moyen-haut-allemand de la fin du 13ème siècle, Göppingen: Kümmerle 1986 (GAG 444), in: "L'immagine riflessa", XIII (1990), pp. 245-253

 

1989

Alle soglie della rivoluzione. Schiller e la politica, Genova: La Quercia 1989, pp. 151

1988

I 'Ragguagli di Parnaso' di Boccalini in Germania nel XVII secolo, in "Studi di Filologia e Letteratura Italiana. (Istituto di Letteratura Italiana, Università di Genova)", VII (1988), pp. 29-53

La finzione scatenata. Considerazioni su 'Die Elixiere des Teufels' di Hoffmann, in: AA.VV., Realtà sociale e gioco letterario nella letteratura tedesca, vol. II: Ottocento e Novecento, Genova: La Quercia 1988, pp. 7-30

L'enciclopedia romanzesca. In margine a un recente volume sul 'Simplicissimus' di Grimmelshausen, in "L'immagine riflessa", XI (1988), pp. 129-146

recensione a: R. Grimm, J. Hermand (Eds), Our Faust? Roots and Ramifications of a Modern German Myth, Madison: 1987 in "L'immagine riflessa", XI (1988), pp. 176-180

 

1987

Alle origini del dispotismo: il 'Geisterseher' di Schiller come 'specchio' di un'educazione machiavellica, in: AA.VV., La narrazione: temi e tecniche dal Medioevo ai nostri giorni, Abano Terme: Piovan 1987, pp. 55-85 (= "Quaderni del Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere Moderne", Università di Genova, I)

A proposito di alcune rappresentazioni tedesche dei secoli XIV e XV: L' 'Innsbrucker Osterspiel' e la parola del potere, in "Quaderni del Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere Moderne" (Genova), II (1987), pp. 9-33

L'ambiguo eroe: 'Sterbender Cato' di Gottsched come tragedia asso­lutistica, in "L'immagine riflessa", X (1987), pp. 235-254

 

1986

Violetta rapita e moglie sorda: Hans Sachs e la leggenda di Neidhart, in "L'immagine riflessa", IX (1986), pp. 295-309

 

1985

Fedeltà e istituto vassallatico. Sulla redazione C del 'Nibelungenlied', in "L'immagine riflessa", VIII (1985), pp. 211-264

 

1984

Schiller o la tentazione della politica: dai 'Räuber' al 'Dom Karlos', Pisa: Tipografia editrice pisana 1984, pp. 57+XXVI

 

1983

Sul triplice senso del 'Wunderbarliches Vogel=Nest' di Grimmelshausen, in "AION. Studi tedeschi", XXVI,1 (1983), pp. 93-112

Imago Principis. Ruoli e maschere teatrali del sovrano nel teatro barocco tedesco, Genova: La Quercia 1983, pp. 222

Il dotto e lo 'specchio magico': riflessi deterrenti e autoconsapevolezza dell'intellettuale nella commedia tedesca del XVII secolo, in: AA.VV., Realtà sociale e gioco letterario nella letteratura tedesca, vol. I: Seicento e Settecento, Pisa: Giardini 1983, pp. 59-95

recensione a: G. Sichel, Per una storia della letteratura tedesca. Saggi, note, conferenze, a cura di M. Ingenmey e N. Pasero, prefazione di C. Cases, Pisa: Giardini 1983, in "L'immagine riflessa", VI (1983), pp. 302-306

 

1982

"Verführter Furst". Consigliere, intrigante e ragion di stato sulle scene tedesche del Seicento, in "L'immagine riflessa", V (1982), pp. 89-128

 

1980

Ridiculus Princeps. Il fantoccio incoronato nella commedia tedesca del '600, in "L'immagine riflessa", IV (1980), pp. 297-324

 

1979

'Miles' e Capitano: il problema del soldato e della guerra nella commedia tedesca del '600, in "L'immagine riflessa", III (1979), pp. 287-320

 

1978

Il 'nemico dei contadini': Neidhart sulla scena, in "L'immagine riflessa", II (1978), pp. 353-384